Potenza: avvisi di garanzia a politici e imprenditori ,il sistema Capristo inizia a sgretolarsi.

Stiamo avendo un riscontro giudiziario alla nostra inchiesta sui presunti intrecci di interesse e scambi di favori all’interno della compagine politica della Procura di Trani quando era a capo Capristo. Ci siamo occupati in più puntate di diverse vicende tra loro collegate, compresa quella che in questi giorni è diventata un filone di indagine della Procura di Potenza molto allentante perché si toccano elementi e attività che in questo ultimo periodo a prevalso nelle attività giornaliere di ognuno di noi.

Il riscontro giudiziario alla nostra inchiesta sui sistema intreccio creato a doc per interessi propri e per altri  e scambiare in favori all’interno della compagine politica regionale e nazionale. Avviso di garanzia per 4/5  persone, tra le quali l’imprenditore e politici locali e nazionali. Si tratta della vicenda che ha permesso di stravolgere attività essenziali e prevalenti nelle regioni Puglie e Basilicata.

Approfondiremo  in questi giorni dove vi illustreremo fatti condizioni e modalità. Certamente le nostre  5 puntate sui fatti che sono accaduti nel periodo Capristo quando era Procuratore della Repubblica di  Trani necessitano di pazienza e di serenità perché i suoi strani legami con la politica e l’imprenditoria è complessa. 

Favori che si svolgevano e si consumavano alla luce del sole, negli uffici della Procura come quando un imprenditore chiede un appoggio a spingere i vertici di una struttura a vendere l’attività.Un appoggio favorevole e determinato che consentisse una velocità per l’accorpamento e la trasformazioni di plessi che effettuavano attività ecclesiastiche ad attività sociali,con la complicità di Capristo.

Sappiamo che per altri mortali cittadini non era possibile avere cio’. 

Le investigazioni sono cominciate da quando sono passate alla Procura di Potenza. Ricordiamo che la Procuratore di Potenza ha giurisdizione di indagine sui reati commessi nella Procura di Trani.La procura potentina guidata da Francesco Curcio ha puntato i riflettori sui rapporti tra magistrati e avvocati da una parte e avvocati e imprenditori e ex giudici e ex procuratori da un’altra.

Sono diversi i capitoli dell’inchiesta che vedono coinvolto l’ex procuratore Capristo che appare come il filo conduttore che lega tutta l’indagine.

Secondo i magistrati Capristo, quale Procuratore della Repubblica di Trani, al fine di consentire al funzionario di cancelleria Cotugno Domenico responsabile della sua Segreteria e persona a lui particolarmente legata di svolgere le attività da lui indicate, agevolava pressando e imponendo il suo potere giuridico.  Capristo disponeva mezzi uffici e uomini allo svolgimento di indagini anche approfondite ed inconsuete, se non illegittime (fra cui escussioni ed acquisizioni tabulati) in base a cio’ che lui considerava della natura anonima dell’esposto, anche sollecitando in tale senso i colleghi co-delegati e non ,che invitava in più occasioni ad effettuare ulteriori approfondimenti investigativi che risultavano funzionali agli propri interessi.vi aggiorneremo con fatti e dettagli particolari che stimoleranno la lettura.Seguiteci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: