“ANNA PASS DA QUA SE VOGLIONO LAVORARE”

“Devono passare da noi se vogliono lavorare per il comune qualsiasi cosa con noi devono trattare “

L’indagine è stata diretta  dalla Procura di Foggia dai sostituti Infante e Bray che hanno  condiviso con il Procuratore Vaccaro ogni azione, coordinata dallo S.C.O. (Servizio centrale Operativo) e Digos di Foggia.

Tutti gli indagati nominati,ricordiamo che sia il procuratore Vaccaro che il Questore Sirna hanno dichiarato che ci sono altri indagati pertanto questo fa capire che la scatola magica del Comune si sta sgretolando pian piano. Il reato contestato è di corruzione,solo il sindaco risponderà anche di tentata concussione.Gli inquirenti hanno dichiarato Le indagini sono ancora in corso e sono articolate. Ci sono altri indagati e dobbiamo lavorare nella massima serenità e dobbiamo avere la calma e aiuto dal cittadino che sa’-

Il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro ha sintetizzato solo  due episodi oggetto d’indagine che hanno contribuito  ad accelerare gli eventi. Landella, Di Donna, Iacovangelo e Capotosto sono gli operatori  indagati “in concorso con Iaccarino, Di Pasqua, Ventura e Rignanese per i quali non è formulata richiesta cautelare” per la vicenda relativa alla tangente di 32mila euro intascata dall’imprenditore edile Paolo Tonti. L’ordinanza a firma del gip Antonio SicuranzaLandella,avrebbe ricevuto in maniera indebitamente dal costruttore Tonti 32mila euro per aver dato in consiglio il voto favorevole al Programma Tonti Raffaele Coer srl. Codesta somma   divisa e distribuita ai consiglieri Iaccarino, Iacovangelo, Di Pasqua, Capotosto, Rignanese, Fiore e Ventura con la collaborazione della moglie, Di Donna”. Stando alle carte dell’inchiesta, Iaccarino, Di Pasqua, Iacovangelo e Capotosto ricevettero “indebitamente dal duo Landella-DiDonna, in due tranche di 2mila euro ciascuna, 4mila euro provenienti dalla provvista di cui sopra fornita da Paolo Tonti per il voto favorevole all’accapo relativo al Programma ‘Tonti Raffaele Coer srl’“.

Secondo punto che il Procuratore ha descritto, la tentata concussione a Luca Azzariti della GIone spa”, azienda che doveva subentrare nell’appalto per la gestione della pubblica illuminazione, un’operazione da circa 54 milioni di euro. Landella avrebbe chiesto ad Azzariti 500mila euro ridotti a 300mila.

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