I RISTORATORI DI MANFREDONIA SI RIBELLANO. BASTA…

Manfredonia.- Un congruo numero di  persone si sono radunate in Piazza Del Popolo antistante il Comune , con cartelli e striscioni, hanno partecipato alla manifestazione di protesta sulla nuova ordinanza emanata da Emiliano , la n.448 che ha fatto ritornare in arancione da Gialla alcune zone della puglia , che il Governo con il nuovo DCPM aveva fatto diventare Gialla, la  ‘Marcia dei Ristoratori’ che hanno manifestato in maniera pacifica rispettando le norme anti covid ,era solo per sensibilizzare il problema chiusura.

Una manifestazione  per portare al governo regionale e nazionale le richieste delle categorie più colpite dalle conseguenze della pandemia e del lockdown, ristoratori, bar, pub distribuzione al dettaglio del food.

La protesta è stata organizzata dal un gruppo folto di ristoratori, sui DCPM emessi nei mesi indietro, che non hanno tutelato i loro interessi, perchè non hanno ricevuto nessun contributo economico.

Alcuni manifestanti hanno dichiarato con le lacrime agli occhi “Con questi provvedimenti distruttivi il governo e la regione distruggono il settore della ristorazione, accusa secondo cui “l’unica cosa che sanno dire è chiudere, sembra che ci diano soldi a pioggia. In realtà non ci hanno dato un c…; si riempiono la bocca solo per parlare di evasione fiscale, ma di spreco di soldi pubblici non ne parla mai nessuno, perché la responsabilità è loro: basta, non accetteremo mai più leader politici che ci additano come evasori”. Con le chiusure del lockdown, “ci ridurremo ad essere degli automi, schiavi al servizio delle multinazionali, esseri che esistono solo per lavorare e consumare, vivremo le nostre vite chiusi in casa con lo smart working, a rischio è l’intera società, e noi non possiamo accettarlo. Svegliamoci e uniamoci, riprendiamoci le nostre vite, ritorniamo ai valori dei nostri nonni che oggi la politica sacrifica sull’altare della sua incompetenza”.

Fra le richieste dei manifestanti al governo ci sono la sospensione di tutte le tasse, l’abbattimento dei canoni d’affitto, il blocco degli sfratti, un fondo perduto per il periodo di chiusura adeguato ai cali di lavoro registrati, e un credito di imposta proporzionale alle perdite di fatturato.

Un manifestante ha dichiarato “Inutile che il Vice presidente della Regione R.Piemontese partecipa ad una riunione in prefettura comunicando che hanno messo sul tavolo 20 milioni di euro per fronteggiare questa crisi economica. Sono solo parole hanno aggiunto “nessun politico locale o regionale o nazionale si è presentato qui oggi da noi per solidarietà per capire le nostre problematiche”

Continua il manifestante”sono mesi che non lavoriamo e alcuni di noi, solo alcuni ripeto hanno ricevuto solo elemosine”, e quindi “siamo disposti a far sentire la nostra voce, anche con proteste eclatanti”.

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