Cashback di Stato, quali acquisti non concorrono al rimborso

Il Cashback di Stato, che vuole dare stimolo  ai pagamenti elettronici facendo eliminare l’uso del contanti, è finalmente entrato nella fase culminante. Però, non tutti gli acquisti concorrono al rimborso. Vediamo quali sono esclusi dal programma.

Tra mille difficoltà, l’app IO che è andata in crash(blocco) sin dalle prime ore del mattino per la troppa affluenza, il programma del Cashback di Stato ha ufficialmente preso il via. Questo sistema, come ormai noto,serve a promuovere i pagamenti cashless e a scoraggiare, quindi, l’utilizzo della della moneta.

Per la certezza di ricevere i rimborsi, è fondamentale rispettare le regole descritte sul sito del Governo. Il diritto ad un primo rimborso del valore massimo di 150 euro, per effetto del così denominato Cashback di Natale, solo chi effettuerà almeno 10 acquisti con carta nei negozi fisici entro il 31 dicembre 2020. Non saranno riconosciuti, pertanto, gli acquisti online.

L’altro punto importante fondamentale è che gli acquisti vengano pagati con le carte registrate all’interno dell’app IO, oppure delle app alternative che offrono lo stesso servizio pur in assenza dell’identità digitale . Non saranno calcolate,per ovvie ragioni, le carte che non compaiono nell’elenco di IO, neanche se intestate al proprietario dell’account.

Potranno ottenere il rimborso del 10%, fino ad un tetto massimo di 150 euro a semestre,sia chiaro il tutto è valido solo per i cittadini regolarmente residenti in Italia e di età superiore ai 18 anni. Attenzione quindi a Yap, che è uno dei sistemi alternativi ad IO, gli acquisti pagati con una carta di proprietà di un minorenne non saranno calcolati al bonus. Se la carta Yap appartiene ad un maggiorenne, invece, andrà tutto bene.

Una volta appurato che gli acquisti online non sono conteggiati ai fini del Cashback di Stato, non resta che capire un’ultima cosa: si ottiene sempre e comunque un rimborso pari al 10%, indipendentemente dall’importo speso? La risposta è no: il cashbackmassimo è di 15 euro per transazione, per cui non avrai diritto ad un rimborso di 150 euro se ne spenderai 1500 in un’unica soluzione.

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