Condanne al carcere e a risarcimenti nel processo con rito abbreviato “Decima Azione”

Si è concluso questa mattina, nell’aula bunker di Bitonto, il processo con rito abbreviato a 25 presunti affiliati alla “società”, la mafia foggiana colpita duramente dall’operazione “Decima Azione” del 30 novembre 2018.

Il procedimento breve, che comporta lo sconto di un terzo della pena, era stato scelto da 25 delle 29 persone arrestate nel blitz contro la criminalità organizzata foggiana di due anni fa.

All’udienza di stamane erano presenti, fisicamente, i legali degli imputati e delle parti civili, i pubblici ministeri della Dda che hanno coordinato le indagini, Lidia Giorgio e Federico Perrone Capano, il procuratore aggiunto Francesco Giannella e il procuratore facente funzione Roberto Rossi.

Gli imputati, invece, erano collegati in video-conferenza da diverse carceri italiane.

Il gup del Tribunale di Bari Giovanni Anglana ha comminato pene di varia entità, anche fino ai 18 anni di reclusione, agli imputati che erano accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsioni e rapine aggravate, detenzione illegale di armi e tentato omicidio.

Sono state emesse anche condanne di risarcimento alle parti civili che si erano costituite nel processo: un imprenditore che aveva subito estorsioni e che aveva denunciato il fatto, finendo sotto scorta, la Regione Puglia, il Comune di Foggia, la Confindustria Puglia, la Confindustria Foggia, la Fondazione Antiracket Puglia e l’associazione “Giovanni Panunzio” di Foggia.

Il Sindaco di Foggia Franco Landella, alla notizia dell’esito del processo, ha ricordato che il Comune di Foggia era stato il primo ente locale a costituirsi parte civile nel procedimento e ha commentato: «Oggi non può che essere un giorno importante per la città di Foggia.

L’Amministrazione comunale e tutta la comunità Foggiana plaudono al prezioso ed incessante lavoro svolto dai magistrati e dalle forze di polizia che hanno assicurato alle patrie galere sia i vertici che gli affiliati dei clan malavitosi che operano a Foggia, che avevano creato un clima di terrore tra gli imprenditori e gli esercenti della città. Il Comune di Foggia è e resterà sempre al fianco di tutti coloro che hanno subito minacce, soprusi, violenze e attentati, restando a disposizione della magistratura e degli uomini in divisa che quotidianamente presidiano il territorio. L’ente comunale continuerà a costituirsi parte civile, come già fatto in precedenza, in eventuali altri processi legati alla criminalità organizzata locale per cercare di estirpare un cancro che da troppo tempo condiziona la sicurezza e l’economia cittadina».    

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