CGIL-CISL-UIL Foggia: “Con la pandemia aumentata violenza di genere”

Lanciano l’allarme le rappresentanze sindacali unitarie di Foggia per il preoccupante aumento della violenza di genere in coincidenza con l’emergenza Coronavirus.

In una riflessione congiunta -formulata in occasione della ricorrenza del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ed affidata ad un comunicato stampa- Maurizio Carmeno (CGIL Foggia), Carla Costantino (CISL Foggia), Gianni Ricci (UIL Foggia) sottolineano: “Il 25 novembre non è la data di una celebrazione ma un’occasione per riflettere su un’emergenza che continua a crescere in Italia e nel mondo: la violenza di genere”.

La pandemia, notano ancora i rappresentanti sindacali, ha reso ancora più grave il fenomeno.

Infatti, negli 87 giorni di lockdown per l’emergenza coronavirus (9 marzo – 3 giugno 2020) ci sono stati 58 omicidi in ambito familiare-affettivo che hanno causato 44 vittime donne (il 75,9%) a fronte di 14 uomini. “Ciò significa che, durante il lockdown, ogni due giorni una donna è stata uccisa in famiglia”.

I sindacati unitari di Foggia hanno aderito alle iniziative previste per il 25 novembre e organizzate dal Circuito di associazioni “Società Civile”.

“Per noi –concludono i segretari territoriali- si tratta di un piccolo gesto simbolico, di un ‘promemoria’ virtuale e materiale, di un impegno di civiltà che non può essere più procrastinato: il superamento delle discriminazioni di genere, nella vita pubblica e privata, sul lavoro, nella società e in famiglia; l’emancipazione e la piena libertà delle donne. #25novembretuttiigiorni”.

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