Ufficiale nuovo Dpcm, in vigore da domani al 5 dicembre: coprifuoco alle 22, didattica a distanza per superiori, riduzione al 50 percento della capacità dei mezzi pubblici. Puglia zona arancione: vietati gli spostamenti in entrata e uscita, serrata di bar e ristoranti

E’ arrivata nella notte la firma del premier Conte sul nuovo Dpcm che sarà in vigore da domani e fino al 3 dicembre. Tra le novità più stringenti delle misure nazionali previste dal decreto il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. In quelle ore nessuno potrà circolare in strada salvo per comprovate esigenze di lavoro, salute e necessità (per cui è stata introdotta l’ormai famosa autocertificazione). Il Dpcm inoltre stabilisce la sospensione totale della didattica in presenza per le scuole superiori e la mascherina obbligatoria in classe per gli alunni delle classi inferiori che invece potranno frequentare le lezioni in presenza; la sospensione dei concorsi pubblici tranne che per quelli riguardanti la sanità; la riduzione al 50 percento della capienza dei trasporti pubblici. Per rallentare la corsa del virus il governo ha deciso inoltre di chiudere i musei e i centri commerciali nel weekend. Se queste sono tra le più importanti direttive a livello nazionale in giornata dovrebbe arrivare la conferma sulla tanto chiacchierata divisione dell’Italia in tre aree di pericolosità della pandemia: le regioni saranno dunque classificate come zone rosse, arancioni o verdi in base all’indice Rt di diffusione del virus, alla capacità di resilienza dei sistemi sanitari locali e al tracciamento del contagio. Nella fascia intermedia, ovvero arancione, dovrebbe rientrare la Puglia, dove, in base alle previsioni, si applicherebbe la serrata degli esercizi di ristorazione ovvero bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie (che però potranno continuare a vendere da asporto fino alle 22 e consegnare a domicilio) ad esclusione di mense e catering. Sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, o situazioni di necessità, oppure per motivi di salute.

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