La beffa sull’Imu.La rata del 16 dicembre si pagherà

Dopo il velato lockdown proclamato dal premier Conte il 25 ottobre e da più parti obiettato, arriva il DL Ristori.
Da giorni si parlava della sospensione della rata Imu prevista per il 16 dicembre ed almeno in questo i cittadini in qualche modo si erano sentiti in parte tutelati, ma ancor di più tutte le partita iva, le più colpite da questa pandemia.
Il 28 ottobre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge, soprannominato DL Ristori che prevede tra le varie agevolazioni per alcune partite iva, anche la sospensione della rata di dicembre dell’Imu.
La sospensione dell’Imu, a differenza invece di ogni procedura esecutiva che abbia ad oggetto l’abitazione principale, è prevista solo per alcuni.  
Nello specifico saranno astenuti dal pagamento, con la cancellazione dell’Imu per l’anno 2020, non dovendo pagare la seconda rata dell’imposta municipale propria (IMU), tutti coloro che sono proprietari di immobili dove viene esercitata l’attività, con la condizione che i relativi proprietari siano anche i gestori della stessa.
Le categorie esentate sono proprietari e gestori di stabilimenti balneari, marittimi, lacuali, termali e fluviali, proprietari e gestori di immobili destinati a fiere e manifestazioni, ad attività di agriturismo, rifugi di montagna, B&B e villaggi turistici.
Ancora sono esentati dal pagamento della rata dell’imposta municipale i proprietari e gestori delle sale da ballo, discoteche e tutti gli immobili destinati ad attività teatrali e cinematografiche.
Chi non rientra in queste categorie o chi ne è solo proprietario ma non gestisce le attività previste all’interno degli immobili sopramenzionati dovrà regolarmente pagare la rata dell’Imu che ha la scadenza al 16 dicembre.

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