Filomeno Mottola e le sue “Ideografie (ma)tematiche”, tra arte e tecnologie alla Galleria della Fondazione Monti Uniti

Le opere fotografiche di Filomeno Mottola, uno degli artisti fotografi più significativi, estrosi e profondi espressi dal nostro territorio, saranno in mostra da sabato 17 ottobre, alle ore 18, presso la Galleria della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, in via Arpi 152. “La mostra “Ideografie (ma)tematiche”,  – scrive Aldo Ligustro, presidente della Fondazione – racconta di un percorso espressivo in continua evoluzione, quello della costruzione dell’immagine artistica e dei suoi valori, attraverso tecnologie sempre più sofisticate, dalla fotografia al computer, che determinano un ampliamento del concetto stesso di arte visiva. Si può quindi comprendere il grande interesse col quale la Fondazione dei Monti Uniti ha accolto la proposta di organizzare questa mostra di Filomeno Mottola, che consente non solo di celebrare un Maestro, che è anche un matematico, che da oltre cinquant’anni onora con i suoi “scatti” l’arte fotografica ma di guardare allo stesso tempo alla sua personale interpretazione e visione dell’arte frattale”. Filomeno Mottola, nato a Troia (FG) nel 1949, si è laureato in matematica presso l’Università di Roma e dal 1976 risiede a Foggia. Interessato alla fotografia sin da 1962, ha partecipato a numerosi concorsi fotografici con esposizione opere in Italia, Francia, Svizzera, ecc., ricevendo importanti premi. Si interessa da tempo allo studio della Fotografia come linguaggio non verbale, e da qualche anno ai rapporti della Fotografia stessa con altre scienze: psicologia, semantica, filosofia… che si ritrovano implicati nella lettura e nella composizione dell’immagine, senza trascurare nel contempo le possibilità offerte dal digitale.
La mostra è stata curata da Gaetano Cristino che ha sottolineato come ”i numerosi portfolio presentati in questa mostra da Filomeno Mottola abbiano un carattere che va oltre la lettura immediata delle immagini e dei loro contenuti più o meno espliciti, certamente importanti, per portarci anche ad una riflessione metalinguistica sull’immagine fotografica e sulle sue relazioni con altri linguaggi, in considerazione anche dell’evoluzione positiva delle tecniche che aiutano l’Artista ad esprimere più compiutamente il proprio pensiero e le proprie emozioni”.
La mostra, documentata da un prezioso catalogo edito da Effebiemme, rimarrà aperta fino al 7 novembre 2020, osservando i seguenti orari: da lunedì a sabato, ore 10-13/17-20.
Gli ingressi saranno contingentati, nel rispetto delle disposizioni anti-covid e sarà obbligatorio l’uso della mascherina.

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