Caporalato e decreto immigrazione: a Foggia il viceministro Mauri. Alle associazioni: “Siete una grande forza per il territorio. Pensiamo ai migranti e ai loro figli, saranno il nostro futuro”

Si è tenuta nel pomeriggio in prefettura la riunione tra il viceministro dell’Interno Matteo Mauri, il prefetto di Foggia Raffaele Grassi, il procuratore capo Ludovico Vaccaro, e il colonnello Paolo Iannucci, responsabile Dia del capoluogo dauno.
Su richiesta del viceministro erano presenti all’incontro molte associazioni di volontariato tra le quali la Caritas e Avvocati di Strada, che hanno esposto tutte le problematiche sull’immigrazione in Capitanata.
Il viceministro ha ringraziato le associazioni, ritenendole per il territorio, ha detto, “una grande forza”. Si è parlato della situazione attuale, del degrado di Borgo Mezzanone e della pista vicino al Cara. Nel suo intervento il viceministro ha affermato di aver voluto intendere il decreto immigrazione come un provvedimento che esprime vicinanza agli immigrati e non attraverso la lente d’allarme sulla sicurezza del nostro Paese.
Per Mauri, la piaga del caporalato deve essere arginata agendo direttamente su quella parte di agricoltori poco onesti e portando gli immigrati via da Borgo Mezzanone, dando loro alloggi adeguati. “Bisogna intervenire – ha concluso Mauri – sulla violenza, sulla criminalità che dilaga nell’alveo di questo fenomeno, dobbiamo ospitare nel modo migliore, e guardare anche ai figli dei migranti, che saranno insieme ai nostri giovani il nostro futuro”.

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