Corona virus, picchi del contagio. Ma c’è il boom di Immuni: Puglia seconda più virtuosa di un Sud fanalino di coda. Provenzano: “Un divario che non possiamo permetterci. Scarichiamola tutti”

Nelle ore in cui si registra il record di contagi da Covid19 in Puglia, con l’ultimo bollettino (risalente a ieri) che ha registrato il picco a 248 nuovi positivi su tutto il territorio regionale, anche il Foggiano continua a registrare un aumento (di 27 unità il dato più recente) mentre il capoluogo dauno attualmente riporta 80 ricoverati al Policlinico Riuniti di Foggia, 72 positivi nella struttura di assistenza per anziani Don Uva (35 ospiti e 37 operatori) con una situazione non preoccupante dal punto di vista diagnostico e continuamente monitorata e isolata da Universo Salute, mentre è freschissima la notizia di 3 nuovi medici del reparto ginecologia del nosocomio foggiano in via Luigi Pinto. Contagi che sarebbero stati contratti in momenti diversi dai ginecologi e su cui si sta ricostruendo la catena dei contatti. All’interno del quadro d’allarme, da non sottovalutare, nel Tacco d’Italia c’è però una notizia positiva per ciò che riguarda il monitoraggio del virus, direttamente collegato al contrasto del contagio. La Puglia, con il 10,5% di cittidini, è la seconda regione del Sud a scaricare l’applicazione. I nuovi dati sull’adesione degli italiani ad Immuni parlano di un recentissimo boom in vista della seconda ondata del virus (i download negli ultimi nove giorni sono impennati di oltre un milione, dai quasi 6milioni e 700mila del primo ottobre ai 7.713.251 di oggi, come riporta il sito ufficiale dell’app, www.immuni.italia.it). Un trend incoraggiante che vede la Puglia (tra le regioni che prima, e cioè l’8 giugno, ha avviato la sperimentazione di Immuni) distinguersi nella cornice del Meridione d’Italia, pur se ancora distante dai dati raggiunti finora dal Nord (con una media tra le regioni del 12,5% di download) ma soprattutto dal Centro (dove la media sale al quasi 15%). Un divario, quello tra i territori italiani a proposito del fenomeno (emblematica la forbice tra il 7,8% della Sicilia e il quasi 16% di Abruzzo, Toscana ed Emilia Romagna) evidenziato nelle scorse ore a mezzo social dal ministro per la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano, che a mezzo social ha pubblicato la cartina italiana relativa ai dati su Immuni, commentandola così: “Questa cartina segna un divario che, davvero, non possiamo permetterci. Per fortuna possiamo colmarlo molto facilmente, basta scaricare la app Immuni. Un piccolo gesto di responsabilità nei confronti di noi stessi, degli altri e del nostro Paese. Impegnamoci tutti, nessuno escluso”.       

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