Barone eletta in consiglio regionale, ma tiene a parlare del referendum: “Via i fannulloni, meno parlamentari lavoreranno di più e meglio”

E’ ormai certa la sua rielezione in consiglio regionale, ufficializzata da poco. Ma nella giornata di ieri, subito dopo l’esito del referendum, Rosa Barone ha voluto esprimere alla nostra testata i suoi commenti e le sue osservazioni sull’approvazione da parte degli italiani del taglio dei parlamentari, fortemente voluto e promosso dal Movimento 5 Stelle, che, al netto dell’esito delle consultazioni regionali, può, nonostante tutto, esultare rivendicando come propria questa vittoria, ottenuta con un ampio consenso degli italiani attestatosi intorno al 70 percento dei votanti. “Sono soddisfatta e contenta del coinvolgimento dei cittadini a proposito di questa tornata referendaria, grazie alla quale avremo un Parlamento molto più snello e attivo”.  Stimolata poi sulla questione di una supposta diminuzione della rappresentatività democratica a cui porterebbe il taglio dei parlamentari Rosa Barone non ha dubbi sull’inconsistenza di una simile tesi, anzi: “La riduzione del numero dei parlamentari porterà alla risoluzione di situazioni non più sostenibili come per esempio l’elezione di deputati e senatori su territori in cui non hanno neppure la residenza e di cui non conoscono nulla. Da qui, a mio modo di vedere, deriva anche una minore assunzione di responsabilità di questi soggetti nei confronti degli elettori, che porta ad aberrazioni come, per esempio, a tutt’oggi, parlamentari con il 99% di assenteismo. Con questa riforma invece – continua la Barone  – i rappresentanti di Camera e Senato dovranno necessariamente essere espressione dei loro territori di appartenenza e dovranno necessariamente avere un rapporto più stretto e responsabile con i propri elettori, cosa che li porterà a lavorare di più e meglio”. 

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