Regione Puglia, via libera al Ddl per la copertura del disavanzo sanitario: 81 milioni da manovra Irpef e fondi vincolati
Bari – Con 29 voti favorevoli, 15 contrari e un astenuto, il Consiglio regionale della Puglia ha approvato – non senza polemiche – il disegno di legge per la copertura del disavanzo residuo sanitario al quarto trimestre del 2024, pari a 81 milioni di euro. Un provvedimento ritenuto urgente per mettere in sicurezza i conti della sanità regionale e rispettare gli obblighi normativi, ma che ha suscitato forti critiche dalle opposizioni per l’impatto sui contribuenti e per l’uso di risorse vincolate.
La manovra prevede una copertura di oltre 66,2 milioni di euro attraverso l’utilizzo del gettito derivante dall’addizionale regionale Irpef. Per consentire ciò, è stata disposta una variazione nello stato di previsione delle entrate del Bilancio 2025 e, in parallelo, l’iscrizione della stessa somma nel capitolo di nuova istituzione denominato “Trasferimenti alle aziende sanitarie locali a titolo di ripiano disavanzi pregressi”.
A compensare le spese precedentemente finanziate con quei fondi Irpef, sono intervenuti ulteriori correttivi di bilancio: l’applicazione della quota vincolata dell’avanzo di amministrazione 2024, per un totale di oltre 18,3 milioni, composta in gran parte da ristori relativi ad accordi interregionali. A questi si aggiungono maggiori entrate derivanti dalle eccedenze di gettito Irap e Irpef, per circa 47,5 milioni, confluite in un apposito capitolo di bilancio con accantonamento vincolato.
È stata inoltre operata una riduzione di spesa da capitoli privi di obblighi giuridici vincolanti, per poco più di 363mila euro, e inseriti accantonamenti da 23,7 milioni ciascuno per gli esercizi 2026 e 2027.
Il Ddl stabilisce infine un meccanismo di monitoraggio mensile, affidato all’assessore al Bilancio, con scadenza al 31 ottobre 2025. Obiettivo: verificare eventuali economie di spesa da utilizzare per ridurre l’impiego delle eccedenze di gettito e degli accantonamenti futuri, contenendo così l’impatto sulle finanze regionali nei prossimi anni.
Non sono mancate critiche da parte dei consiglieri di opposizione, che hanno accusato la Giunta di ricorrere a operazioni contabili per coprire scelte politiche poco lungimiranti, scaricando il peso fiscale sui cittadini. La maggioranza, tuttavia, ha difeso il provvedimento come “atto di responsabilità”, necessario per mantenere la stabilità del sistema sanitario pugliese.