Autovelox, stretta definitiva da luglio: multe solo se regole chiare. Stangata per i Comuni, sollievo per gli automobilisti
di [Cesare Bifaro]
Roma, 4 luglio 2025 – È ufficiale: da luglio cambia tutto sul fronte degli autovelox. Dopo anni di polemiche, ricorsi, sentenze contraddittorie e un malcontento crescente tra gli automobilisti, arriva una svolta destinata a cambiare radicalmente il panorama delle multe per eccesso di velocità. A pagare il prezzo più alto saranno i Comuni, che dovranno dire addio – almeno in parte – a uno strumento che negli ultimi anni si era trasformato da mezzo di sicurezza a vero e proprio “bancomat” per le casse municipali.
La nuova normativa: basta autovelox-trappola
La decisione è arrivata dopo un lungo processo di revisione delle normative, culminato in un decreto che stabilisce regole molto più stringenti per l’installazione e l’utilizzo degli autovelox. I dispositivi non potranno più essere collocati in punti strategici solo per fare cassa: dovranno essere segnalati in modo chiaro e visibile, approvati caso per caso dalle Prefetture, e utilizzati solo su tratti stradali realmente pericolosi.
Gli apparecchi installati senza rispettare queste nuove linee guida dovranno essere rimossi, rendendo inefficaci le sanzioni elevate in loro presenza. In pratica, molti degli attuali autovelox “a sorpresa” diventeranno fuorilegge.
Il caso simbolo: Colle Santa Lucia
A dimostrare come l’uso degli autovelox fosse spesso sproporzionato, c’è il caso emblematico di Colle Santa Lucia, piccolo comune delle Dolomiti con circa 350 abitanti. Tra il 2021 e il 2023, l’unico autovelox installato sul suo territorio ha fruttato al Comune oltre 1,2 milioni di euro: una media di circa 3.600 euro per abitante. Una cifra che ha sollevato più di una perplessità sull’effettivo scopo del dispositivo, spingendo il governo a intervenire con decisione.
Comuni in difficoltà, cittadini sollevati
Questa nuova regolamentazione rappresenta una stangata per molti enti locali, che negli ultimi anni avevano fatto delle multe per eccesso di velocità una voce stabile di bilancio. Ma per gli automobilisti si tratta di un cambio di passo atteso da tempo, che riporta al centro la vera funzione dell’autovelox: prevenire gli incidenti, non generare profitti.
Le opposizioni parlano di «norma di buon senso», mentre alcuni sindaci protestano per la perdita di fondi che, sostengono, erano destinati a manutenzione stradale e sicurezza. Il ministero dei Trasporti replica che «la sicurezza non può essere una scusa per fare cassa» e annuncia controlli serrati sull’applicazione delle nuove regole.
Un nuovo equilibrio
La speranza è che questa riforma non si limiti a tagliare il numero di autovelox, ma contribuisca a ristabilire un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Multe sì, ma solo se giuste, trasparenti e con l’obiettivo reale di rendere le strade più sicure. La stagione degli autovelox invisibili, se tutto andrà secondo i piani, sembra davvero agli sgoccioli.