Foggia:Nuove linee guida per dehors e occupazioni leggere ordine, decoro e regole più chiare per il suolo pubblico
L’ing. Affatato firma il nuovo atto: sì a tavoli e sedie mobili, ma stop a strutture fisse e impianti. Resta l’ambiguità nel centro storico già invaso da dehors permanenti
FOGGIA – Dopo aver messo ordine nel settore dei venditori ambulanti di frutta e verdura, l’amministrazione comunale di Foggia torna a occuparsi di decoro urbano e occupazione del suolo pubblico, questa volta con un nuovo intervento che mira a regolare le cosiddette “occupazioni leggere”: tavolini, sedie, fioriere e ombrelloni non ancorati permanentemente, utilizzati da bar, panifici ed esercizi alimentari per il consumo sul posto.
A firmare le linee guida è il dirigente al ramo, ingegner Paolo Affatato, su impulso dell’assessore Lorenzo Frattarolo (Giunta Episcopo), con l’obiettivo dichiarato di colmare un vuoto normativo emerso proprio nel cuore del centro storico, dove da tempo si assiste a una “ritipizzazione food” della ZTL: sempre più locali, sempre più tavolini, spesso installati senza una cornice regolatoria chiara e condivisa.
Il regolamento comunale dei dehors, già esistente e condiviso anche con la Sovrintendenza, non contempla infatti le occupazioni leggere, ossia quegli arredi temporanei e minimi che non alterano il suolo pubblico e dovrebbero essere rimossi al termine dell’orario di apertura. In pratica: niente pedane, niente tettoie, niente impianti elettrici o fonici, né delimitazioni verticali. Solo arredi mobili e rimovibili, “invisibili” alla città una volta chiusa l’attività.
La realtà, però, è diversa. In centro città si contano dehors ormai fissi, vere e proprie strutture immobiliari che nulla hanno a che vedere con la temporaneità o la leggerezza. Dunque, la decisione di Affatato appare sì necessaria, ma anche tardiva rispetto a un fenomeno già consolidato. Il regolamento, nei fatti, rischia di inseguire una prassi che ha già superato le regole.
Le nuove linee guida introducono però elementi di chiarezza e semplificazione:
SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) da presentare via portale SUAP;
Superficie massima delimitata, distanze minime da attraversamenti e accessi;
Divieto di deposito stabile su suolo pubblico;
Clausole di revoca automatica in caso di degrado, occupazioni abusive o violazioni.
Una particolare attenzione è riservata alla sicurezza, accessibilità e decoro urbano, con la possibilità – dove le condizioni lo consentono – di autorizzare anche occupazioni su strade urbane locali o a basso traffico, purché non si comprometta la viabilità.
Il nuovo documento intende offrire certezze agli operatori e uniformità agli uffici, ma soprattutto riportare ordine in un settore dove per troppo tempo ha regnato l’ambiguità. Tuttavia, il nodo vero resta l’effettiva applicazione: chi controllerà, chi interverrà in caso di abuso, e soprattutto, verrà davvero ristabilita una distinzione tra dehors temporanei e strutture fisse?
La città aspetta risposte concrete. E più che regole, ora servono azioni. Perché a Foggia, troppo spesso, i regolamenti finiscono in ombra… proprio come certi ombrelloni “leggeri”, mai rimossi.