Foggia: Nobiletti rompe gli equilibri sfida a Piemontese e Cusmai e sprint verso le Regionali con Decaro
FOGGIA – Il clima politico in Capitanata si fa incandescente. Giuseppe Nobiletti, presidente della Provincia di Foggia e sindaco di Vieste, si mostra sicuro di sé, determinato a scrollarsi di dosso ogni vincolo con l’asse politico rappresentato da Raffaele Piemontese e dal suo fidato Rosario Cusmai. Dopo mesi di frizioni più o meno celate, ora lo scontro è aperto.
Superare gli ostacoli locali puntando direttamente su Bari, nel cuore del potere regionale, stringendo un’alleanza con Antonio Decaro, europarlamentare ed in pectore candidato presidente della Regione Puglia per il centrosinistra.
Il passaggio a Bari e l’abbraccio con Decaro
La scena emblematica dell’abbraccio tra Nobiletti e Decaro con l’abbraccio con una mano che spinge la nuca, è emblematica.All’assemblea nazionale di ANCI ha un significato politico inequivocabile. Più che un gesto simbolico, è una dichiarazione di intenti. Nobiletti si accredita come interlocutore privilegiato dell’ex sindaco di Bari, lavorando alla costruzione di una nuova rete civica che lo supporti alle regionali del 2025.
La partita, però, è tutt’altro che semplice. La composizione delle liste richiede equilibri sottili, capacità di mediazione e, soprattutto, la forza di imporre un progetto. Nobiletti, è convinto di essere forte in base alla sua esperienza ma spesso accusato di presunzione, ha scelto una linea autonoma, e questo lo pone in rotta di collisione con i referenti storici del territorio foggiano.
Starace, la candidata “mancata” e le ombre locali
Uno dei nomi su cui Nobiletti avrebbe puntato per la rappresentanza in Regione è quello dell’assessora alla cultura di Vieste, Graziamaria Starace,

da sempre figura vicina al presidente. Tuttavia, la sua candidatura sembra essersi arenata dopo l’ottenimento di un incarico retribuito da 100 mila euro, che l’ha costretta a fare un passo indietro. Un colpo non da poco per la strategia viestana, che puntava proprio su una candidatura femminile per dare un volto nuovo al progetto civico.
Nel frattempo, Decaro resta cauto.Ricordiamo che i commissari prefettizi a Bari hanno rilevato che le infiltrazioni mafiose hanno riguardato solo alcuni ambiti delle municipalizzate e la Polizia Locale, salvando di fatto la figura dell’ex sindaco. Ma prima di accettare pubblicamente la “corazzata Nobiletti”, vuole garanzie: che né Emiliano, né Vendola, né tantomeno Piemontese e Cusmai mettano i bastoni tra le ruote.
La sfida (azzardata) ai padroni della Capitanata
Nobiletti, nella sua mossa più audace, ha di fatto lanciato una sfida diretta a Raffaele Piemontese e Cusmai, figure storicamente radicate nel potere territoriale. E il presidente Emiliano, pur mantenendo una posizione di apparente neutralità, osserva e tace. Un silenzio che non tranquillizza: il rischio di uno scontro interno nel centrosinistra è concreto.
La presentazione delle liste da parte di Nobiletti potrebbe rivelarsi un passo azzardato. Piemontese e Cusmai difficilmente resteranno a guardare. La tensione politica è palpabile, e non è escluso che si assista a un ribaltamento degli equilibri, con ripercussioni su tutto il quadro regionale.
Il futuro: liste civiche e incognite
Nel frattempo, il lavoro sui territori procede. Si costruiscono liste civiche direttamente riferite a Decaro, tra cui quella del presidente e quella denominata “Per la Puglia”, destinata ad accogliere amministratori uscenti e volti noti della politica locale.
Ma la vera domanda resta: sarà stata una mossa giusta quella di Nobiletti di “bypassare” i poteri forti della Capitanata?
Il rischio di isolarsi è reale, così come quello di innescare una guerra politica che potrebbe indebolire lo stesso progetto decariano.
I prossimi mesi chiariranno se l’azzardo si trasformerà in vittoria strategica o in boomerang politico.