Foggia:Celebra la Festa della Repubblica in piazza Cavour dopo oltre un decennio

Per la prima volta dopo anni, la città di Foggia ha celebrato la Festa della Repubblica in piazza Cavour, riscoprendo il valore di una tradizione che mancava dal 2011. A riportare nel cuore della città la cerimonia del 2 giugno è stato il prefetto Grieco, che ha voluto fortemente il ritorno della gran parata delle forze armate e di polizia nel pieno centro cittadino.

L’evento, tenutosi in occasione del 79º anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana, ha riscosso grande apprezzamento da parte dei cittadini, che hanno partecipato numerosi e con entusiasmo. La scelta del pronao della villa comunale come cornice per la cerimonia istituzionale ha conferito solennità e bellezza all’iniziativa, rendendo ancora più sentita la celebrazione.

Il corteo, dopo aver sfilato lungo le vie centrali, ha fatto tappa davanti alla sede del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia, dove un momento particolarmente emozionante ha catturato l’attenzione dei presenti: i Vigili del Fuoco, con un’azione spettacolare, hanno calato dall’alto il tricolore accompagnato dal proprio stemma, suscitando applausi e commozione.

Successivamente, le autorità civili, militari e religiose si sono raccolte davanti al pronao per il momento ufficiale della cerimonia. Nel suo discorso, il prefetto Grieco ha sottolineato il valore simbolico e concreto della giornata:

“Un momento di festa che con grande piacere posso condividere con voi dopo questi primi sei mesi di mia permanenza a Foggia, nel corso dei quali abbiamo affrontato insieme tante problematiche e tante drammatiche criticità”.
Il ripristino della parata nel cuore della città ha voluto anche lanciare un chiaro messaggio: lo Stato è presente, vicino ai cittadini, attento alle loro esigenze e determinato nel riaffermare i valori costituzionali e democratici.

Una giornata intensa, carica di significato, che ha restituito alla comunità foggiana un’occasione di unità e orgoglio. La speranza, ora, è che questo ritorno diventi una nuova consuetudine.

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