San Severo(FG):In crisi l’Amministrazione Comunale, Alessandra Spada si dimette, ma la politica resta paralizzata

Ci si sperava che un simile scenario non si sarebbe mai verificato a San Severo, eppure la città si trova a fare i conti con una crisi politica profonda. Le tensioni interne, i conflitti irrisolti e un crescente isolamento politico hanno messo in ginocchio l’amministrazione locale, con il presidente del Consiglio comunale, Alessandra Spada, costretta a gettare la spugna.

Il suo è un passo indietro che arriva dopo settimane di malumori e disillusione, ma anche di errori di valutazione. Spada, al suo primo mandato, aveva forse sottovalutato le dinamiche interne del Consiglio e si era affidata a una presunzione che si è rivelata fatale. La sua presunta sicurezza derivava anche da una parentela stretta con un membro dello staff della presidente del Consiglio Meloni, ma evidentemente la politica locale ha le sue leggi, e quelle le hanno giocate contro.

A San Severo, infatti, non mancano politici che si sentono “super-politici”, convinti che la città sia loro esclusivo appannaggio. Non è un caso che la richiesta formale di dimissioni di Spada sia arrivata da ben 13 consiglieri, un fronte trasversale che ha coinvolto sia la maggioranza che l’opposizione. Un segno inequivocabile di un governo cittadino ormai lacerato. La politica a San Severo non è più una questione di coalizioni coese, ma di lotte interne, di potere e di personalismi.

Nonostante i tentativi della presidente di riunificare la coalizione nelle ultime settimane, il danno era ormai fatto. La richiesta bipartisan di dimissioni ha messo in luce una frattura che, per quanto tentata di curare, è ormai insanabile. Le ragioni ufficiali? La gestione dei lavori consiliari, considerata da molti squilibrata e non inclusiva, ma soprattutto le dinamiche interne di una coalizione che da mesi mostra segni di profonda disarmonia. Non ci sono più alleanze solide, solo fragili convivenze politiche.

Eppure, nonostante il clima teso e il caos interno, il Consiglio comunale deve obbligatoriamente effettuare l’approvazione del rendiconto salvo lo scioglimento . Una tappa obbligata. La Prefettura di Foggia ha intimato al Comune di San Severo di approvare il documento entro termine per evitare il commissariamento, una situazione che nessuno voleva affrontare. Il bilancio, approvato con una maggioranza risicata (12 favorevoli, 7 contrari, 6 astenuti), è il frutto di un compromesso temporaneo tra le varie fazioni, ma le tensioni sono lontane dall’essere placate.

Le dimissioni di Spada, sommate alle continue frizioni interne, pongono interrogativi pesanti sul futuro politico dell’ente. L’approvazione del bilancio consuntivo ha solo evitato l’emergenza immediata, ma non ha certo risolto i problemi strutturali. Ora, San Severo è in attesa della nomina di un nuovo presidente del Consiglio. Ma la vera domanda che si pongono i cittadini è: il governo attuale riuscirà a navigare fino alla fine del mandato o, come temono in molti, sarà costretto a un rimpasto doloroso e senza soluzioni?

Intanto, tra le rovine di una politica sempre più frammentata, la città sembra aspettare una classe dirigente capace di concentrarsi sulle vere emergenze. Perché se qualcosa è certo, è che le dispute interne hanno già troppo a lungo messo in ombra i problemi reali che San Severo fatica a risolvere

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