Gargano(FG): Salta ogni equilibrio nuova faida tra clan. L’inizio di una nuova guerra il primo segnale “L’auto della sorella di Raduano data alle fiamme”
Sul Gargano la tensione è ormai alle stelle. Gli equilibri criminali che per anni avevano retto grazie a silenzi, accordi sotterranei e un codice d’onore non scritto sembrano essersi definitivamente spezzati. Le nuove leve delle famiglie mafiose del territorio si muovono con crescente autonomia e violenza, ignorando i vecchi capi e imponendo il loro potere con metodi brutali.
A innescare il caos è stata anche la collaborazione con la giustizia di Marco Raduano, ex boss di spicco del clan di Vieste, arrestato in Spagna dopo un lungo periodo di latitanza. La sua decisione di collaborare con i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia ha di fatto dissolto gli ultimi equilibri rimasti tra i gruppi criminali locali. Se un tempo era una figura temuta, oggi non è più rispettata: il segnale è chiaro.
Nelle prime ore serali del 19 maggio, a Vieste, è stata incendiata l’auto della sorella di Raduano. L’attentato è avvenuto alla periferia della cittadina garganica, in un’area poco trafficata. Gli artificieri, intervenuti per i rilievi del caso, hanno confermato la natura dolosa dell’incendio. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Tenenza di Vieste, che stanno ricostruendo la dinamica e i possibili moventi, tra cui spicca quello legato alle recenti dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia.
Secondo fonti investigative, alcuni soggetti del posto avrebbero già fornito elementi utili agli inquirenti. Il clima, intanto, si fa sempre più pesante: l’estate sul Gargano si preannuncia particolarmente “calda”. I giovani emergenti all’interno della criminalità organizzata stanno infatti riorganizzando le fila, determinati a portare avanti i loro affari, a qualunque costo.
La speranza è che la risposta dello Stato sia ferma e tempestiva, per evitare una nuova stagione di sangue.
