Orta Nova(FG):Non trova pace tra criminalità, intimidazioni e silenzi istituzionali

Orta Nova(FG),piccolo centro del Tavoliere delle Puglie, continua a vivere giorni oscuri, stretta nella morsa di una criminalità organizzata che non conosce tregua. Un paese che sembra non riuscire a liberarsi da un sistema che mescola affari illeciti, politica compromessa e un silenzio assordante da parte delle istituzioni. L’ultimo inquietante episodio ha colpito direttamente l’avvocato Eugenio Bellino, presidente dell’associazione “Orta Nova Libera”, da sempre in prima linea contro le infiltrazioni mafiose nel territorio.

Nella notte, ignoti hanno vandalizzato un terreno agricolo di proprietà di Bellino, distruggendo filari di viti in vegetazione e la struttura a sostegno di piante, annientando il lavoro meticoloso e duro dove ci vuole pazienza,di un intero anno. Un gesto vile, evidentemente simbolico, che suona come un messaggio intimidatorio diretto:

“Qui comandiamo noi”.

La vittima, seppur amareggiata, ha reagito con coraggio: «Non è la prima volta. A Orta Nova queste cose accadono con una certa regolarità», ha dichiarato con tono rassegnato ma determinato a non fermarsi.

Già nell’aprile scorso, Bellino era stato bersaglio di diffamazioni via social, un altro tassello di un clima diventato ormai insostenibile. Un contesto in cui anche la figura di Domenico Di Vito, candidato sindaco, non è rimasta immune dalle tensioni, dimostrando quanto il clima pre-elettorale sia denso di ombre e pericoli.

La denuncia di “Orta Nova Libera” è netta: «Nel silenzio della politica e delle istituzioni, il ‘sistema’ ha riaffermato la propria presenza con il consueto modus operandi». Un’accusa pesante, accompagnata dal vuoto assordante della politica locale: nessun esponente si è espresso in solidarietà alla vittima, lasciando intendere un’imbarazzante assenza di presa di posizione.

Il problema, però, non si limita alle intimidazioni. A Orta Nova, la criminalità continua a gestire traffici illeciti di ogni genere, compreso lo sversamento abusivo di rifiuti in terreni agricoli, con gravi danni all’ambiente e alla salute dei cittadini. Milioni di euro risparmiati da aziende senza scrupoli, a costo dell’inquinamento delle falde acquifere e della contaminazione dei prodotti agricoli. Una bomba ecologica silenziosa che avvelena la terra e il futuro.

E ora? Cosa accadrà? È inevitabile chiedersi se tutto ciò avrà ripercussioni sulle imminenti elezioni comunali. La Prefettura, si auspica, prenderà provvedimenti, mettendo sotto stretta osservazione quanto sta accadendo. Ma basterà?

«Molti minimizzeranno», ha detto Bellino, «perché a Orta Nova questa è la normalità». Una frase che fa male e che dovrebbe far riflettere ogni cittadino. La verità è che il tempo del commissariamento non è servito: non ha scalfito il potere della criminalità, forse lo ha soltanto fatto infuriare. E ora, più che mai, la comunità è chiamata a scegliere da che parte stare.

Perché non si tratta solo di politica, ma di libertà. Di giustizia. Di futuro.

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