Bari, Polizia Municipale nel Mirino: Sospensioni e Revoche per Presunti Legami con la Criminalità

L’indagine sulla Polizia Municipale di Bari si fa sempre più delicata. La Prefettura, a seguito delle verifiche condotte nell’ambito dell’ispezione antimafia, ha proposto la sospensione dal servizio per tre mesi di una vigilessa già sotto processo per omissione di atti d’ufficio e sospettata di vicinanza a pregiudicati.

Ma non è l’unico caso. Altri dieci agenti della Polizia Locale, in gran parte residenti nel quartiere Japigia, subiranno la revoca del titolo di pubblica sicurezza, con la conseguente obbligatoria restituzione dell’arma d’ordinanza.

Le Accuse e le Misure Adottate

Le verifiche della Prefettura, basate su informative di polizia giudiziaria, hanno fatto emergere legami sospetti tra alcuni vigili urbani e ambienti criminali. Nel caso della vigilessa sospesa, gli investigatori avrebbero raccolto elementi sufficienti per ipotizzare una condotta non imparziale nell’esercizio delle sue funzioni, tanto da giustificare la richiesta di sospensione.

Per gli altri dieci agenti, invece, il problema principale riguarda parentele con soggetti pregiudicati o legati alla criminalità organizzata. Sebbene il solo vincolo familiare non sia di per sé un motivo sufficiente per revocare il titolo di pubblica sicurezza, la Prefettura ha ritenuto che in alcuni casi queste relazioni avrebbero dovuto impedire già in passato il rilascio dell’autorizzazione al porto d’armi.

L’Indagine nell’Ambito dell’Operazione “Codice Interno”

Queste misure si inseriscono nel quadro della più ampia inchiesta condotta dopo l’operazione “Codice Interno”, che ha portato alla luce possibili infiltrazioni mafiose nelle istituzioni locali baresi. Anche se le verifiche non hanno portato allo scioglimento del Comune di Bari, hanno evidenziato una serie di criticità preoccupanti, soprattutto nel settore delle assunzioni pubbliche.

Implicazioni e Prospettive

La decisione della Prefettura di intervenire sulla Polizia Municipale rappresenta un segnale chiaro: il controllo e la trasparenza nelle istituzioni sono prioritari, soprattutto quando si tratta di forze dell’ordine locali.

Ora resta da capire se queste misure basteranno a ripristinare la fiducia nell’operato del corpo di Polizia Municipale di Bari o se saranno necessarie ulteriori azioni per prevenire e contrastare possibili connivenze con ambienti criminali. Nel frattempo, il ministero dell’Interno, con il ministro Matteo Piantedosi, riferirà in Parlamento sugli sviluppi di questa delicata vicenda.

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