Foggia:Scontro istituzionale in Puglia Nobiletti ricorre al TAR contro il piano scolastico della Regione
Lo scontro tra il presidente della Provincia di Foggia, Giuseppe Nobiletti, e l’assessore regionale alla Sanità , Raffaele Piemontese, continua senza tregua e ora si sposta nelle aule di tribunale. Il nodo del contendere è il Piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2025/2026, approvato dalla Giunta regionale della Puglia il 30 dicembre 2024, ma contestato dalla Provincia di Foggia per presunte violazioni delle sue prerogative istituzionali.
Un ricorso al TAR per difendere l’autonomia della Provincia
Nobiletti ha deciso di impugnare la delibera regionale, affidando l’incarico all’Avvocatura interna dell’ente, con i legali Antonio Leonardo Deramo e Ilaria Mari. Secondo il presidente della Provincia, il piano scolastico è stato approvato in difformità rispetto alla proposta avanzata dalla Provincia, senza fornire alcuna motivazione e senza un reale confronto istituzionale.
Nel mirino c’è in particolare l’accorpamento dell’Alberghiero Mattei con l’Istituto Fazzini-Giuliani, una decisione che ha scatenato la protesta del sindaco di Vieste e dell’assessora all’Istruzione del Comune, Graziamaria Starace, che ha puntato il dito contro Piemontese, accusandolo di aver avallato scelte penalizzanti per il territorio.
Scontro politico: Regione e Provincia ai ferri corti
Al di là dell’aspetto legale, il caso evidenzia un conflitto politico sempre più acceso tra la Regione e la Provincia. La mancata interlocuzione con l’ente provinciale è stata vissuta come un affronto istituzionale, segnale di una tensione crescente tra i livelli di governo locale.
La Regione Puglia, guidata da Michele Emiliano, finora ha scelto una linea prudente, evitando di prendere una posizione netta e tentando di non acuire il conflitto. Tuttavia, con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, il governatore potrebbe trovarsi costretto a intervenire per evitare ulteriori fratture nel centrosinistra pugliese.
Nel frattempo, Antonio De Luca, esponente politico di spicco del territorio, sta girando la Puglia per raccogliere consensi. Lo scontro tra Nobiletti e Piemontese potrebbe diventare terreno di scontro anche in campagna elettorale, con possibili ripercussioni sugli equilibri regionali.
Quali scenari futuri?
Il ricorso al TAR apre una serie di interrogativi su come si evolverà la situazione:
- Chi vincerà la battaglia legale?
Se il TAR dovesse accogliere il ricorso di Nobiletti, la Regione potrebbe essere costretta a rivedere il piano scolastico, riaprendo un confronto con la Provincia. In caso contrario, la delibera regionale resterà in vigore e Foggia dovrà adeguarsi. - La Regione può bypassare la Provincia?
Il piano scolastico rientra nelle competenze della Regione, ma la legge prevede una consultazione con le Province. La decisione unilaterale di Bari potrebbe essere letta come un atto di forza, con il rischio di creare un precedente pericoloso nei rapporti istituzionali. - Quale sarà la posizione di Emiliano?
Il governatore cercherà di mantenere un equilibrio tra le parti o sarà costretto a intervenire per evitare una frattura definitiva all’interno della maggioranza? - Quali sono le responsabilità di entrambi?
- La Regione: avrebbe dovuto garantire un dialogo più ampio con la Provincia prima di prendere decisioni impattanti sul territorio.
- La Provincia: ha il diritto di difendere le proprie prerogative, ma lo scontro frontale con Bari potrebbe rivelarsi un boomerang politico.
Conclusione: uno scontro che potrebbe lasciare il segno
Quella tra Nobiletti e Piemontese non è solo una battaglia legale, ma una vera e propria guerra politica che potrebbe avere ripercussioni anche sulle elezioni regionali. Il Gargano e la Capitanata chiedono maggiore attenzione, e lo scontro istituzionale potrebbe trasformarsi in un banco di prova per chi aspira a guidare la Puglia nei prossimi anni.
Resta da vedere se prevarrà il dialogo o se la vicenda si concluderà con una sentenza del TAR. Quel che è certo è che il confronto tra Provincia e Regione ha ormai superato i confini dell’aula consiliare, diventando un tema centrale del dibattito politico pugliese.