Apricena(FG):Rapina alla gioielleria un colpo da professionisti che lascia sgomenti

La rapina avvenuta nei giorni scorsi ad Apricena (FG) ha evidenziato il livello di organizzazione e spregiudicatezza raggiunto dalla criminalità in Puglia. Un’azione pianificata nei minimi dettagli ha permesso a una banda di almeno 15 persone di portare via una cassaforte del peso di 40 quintali dalla gioielleria presa di mira.

Un piano studiato nei minimi particolari

I ladri hanno dimostrato una precisione quasi militare. Prima di procedere al colpo, hanno bloccato i cancelli – pedonale e carrabile – della caserma dei Carabinieri con catene e lucchetti, impedendo ai militari di intervenire tempestivamente. Hanno inoltre chiuso il portone dell’abitazione dei proprietari della gioielleria e il garage, bloccandoli in casa per ostacolare qualsiasi reazione.

La rapina è avvenuta alle 3:45 del mattino. Con un escavatore, i malviventi hanno sfondato la serranda e la parte superiore del negozio per accedere all’interno. La precisione del colpo suggerisce che la banda avesse una conoscenza approfondita della disposizione del negozio e del contenuto della cassaforte. Una volta prelevato il pesante forziere, si sono dileguati spargendo chiodi a quattro punte lungo le strade per rallentare eventuali inseguimenti.

L’omertà e il disinteresse denunciati dal proprietario

Ieri mattina, che durante un’intervista rilasciata a Mattino 5 su Canale 5, il proprietario della gioielleria ha raccontato i dettagli della vicenda, sottolineando il rumore assordante provocato dall’escavatore. Ciò che lo ha colpito maggiormente, però, è stata l’apparente indifferenza delle persone: “Mi meraviglio dell’omertà della gente. Quando sono arrivato sul posto, dopo aver rotto i lucchetti messi dai ladri, ho trovato l’escavatore ancora in moto. Come si fa a non sentire il rumore di un escavatore che sfonda una serranda?”

L’assalto violento e professionale

L’intera operazione si è svolta con grande professionalità: nonostante la violenza dell’azione, i malviventi non hanno esploso alcun colpo d’arma da fuoco. Tuttavia, hanno picchiato il figlio del titolare, intervenuto sul posto dopo che era scattato l’allarme, e minacciato sia alcune persone scese in strada per il frastuono, sia le guardie giurate arrivate sul posto.

Il valore del bottino non è stato ancora quantificato, ma si stima che sia ingente.

Un fenomeno che preoccupa: il precedente alla tabaccheria

Poco prima dell’assalto alla gioielleria, si presume che gli stessi malviventi abbiano colpito una tabaccheria, utilizzando un’auto lanciata in retromarcia per sfondare la vetrata d’accesso. Anche questo episodio, avvenuto poche ore prima, denota un livello di audacia preoccupante.

Una sfida per le forze dell’ordine

Questi eventi mettono in evidenza le difficoltà delle forze dell’ordine nel contrastare una criminalità così organizzata e spregiudicata. L’utilizzo di mezzi pesanti, la precisione del piano e l’assenza di errori durante l’azione dimostrano che si tratta di professionisti capaci di sfidare apertamente le autorità.

Mentre le indagini proseguono, rimane alta la preoccupazione tra i cittadini di Apricena, che si interrogano sulla sicurezza del territorio e sulla necessità di rafforzare la presenza dello Stato per arginare episodi di questa gravità.

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