Incendiato il Portone dell’Europarlamentare Francesco Ventola a Canosa di Puglia
Nella notte tra il 28 e il 29 novembre, un grave atto intimidatorio ha colpito Francesco Ventola, europarlamentare di Fratelli d’Italia, a Canosa di Puglia. Il portone della sua abitazione è stato incendiato intorno alle 3 del mattino, mentre Ventola e la sua famiglia si trovavano all’interno. Fortunatamente, non si registrano feriti.
L’incendio e l’intervento dei soccorsi
L’incendio sarebbe stato causato dal lancio di una molotov, provocando danni significativi al portone e generando fumo che ha invaso l’abitazione. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme, e la polizia, che ha avviato le indagini.
Le dichiarazioni di Francesco Ventola
In un video pubblicato sui social, Ventola ha descritto il drammatico momento:
“È stata un’esperienza bruttissima. Svegliarsi nel cuore della notte e non riuscire a respirare perché casa tua è piena di fumo è qualcosa che non auguro a nessuno, nemmeno al peggior nemico.”
Nonostante lo shock, l’europarlamentare ha espresso sollievo per l’incolumità della sua famiglia e fiducia nelle forze dell’ordine:
“Non voglio fare congetture, confido nell’attività investigativa e inquirente che saprà individuare i responsabili. Ringrazio tutti coloro che mi stanno dimostrando vicinanza.”
Ventola ha poi ipotizzato che l’episodio possa essere “legato alla politica”, senza però avanzare accuse specifiche.
Un’escalation di episodi simili a Canosa
L’incendio alla casa di Ventola rappresenta il terzo episodio di questo tipo nelle ultime settimane a Canosa di Puglia. In precedenza, erano stati incendiati i portoni delle abitazioni del Capo Ufficio Tecnico del Comune e di un direttore di banca.
L’inchiesta e le indagini
La Procura di Trani ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di danneggiamento a seguito di incendio. Al momento, si procede contro ignoti e gli investigatori stanno raccogliendo elementi utili per fare luce sull’accaduto.
Solidarietà e preoccupazioni
Numerosi esponenti politici e cittadini hanno espresso solidarietà a Francesco Ventola e alla sua famiglia. Questo ennesimo atto intimidatorio accende i riflettori sulla sicurezza a Canosa di Puglia e sull’escalation di episodi inquietanti che stanno turbando la città.
Le autorità locali hanno ribadito il loro impegno per garantire la sicurezza e individuare i responsabili di questi atti criminosi.