Cerignola(FG):D.I.A. Sequestra beni a Saracino per un valore di 5,5milioni euro
La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha recentemente eseguito un Decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Bari – Sezione III, in funzione di Tribunale della Prevenzione, nei confronti di Pasquale Saracino, un noto pluripregiudicato della provincia di Foggia. Saracino, un cinquantenne originario di Cerignola, è stato definito dalla DIA come “esponente di spicco della criminalità organizzata” di quella zona, una delle più attive in Puglia nel panorama del crimine organizzato.
Le indagini patrimoniali, condotte con grande scrupolo dalla DIA sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, hanno permesso di dimostrare come Saracino, considerato socialmente pericoloso, abbia accumulato un ingente patrimonio attraverso proventi illeciti, frutto di reati contro il patrimonio. Questo capitale, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati al Fisco, sarebbe stato investito in numerosi beni, apparentemente intestati a terzi (prestanomi), ma di fatto riconducibili al pluripregiudicato.
Il sequestro odierno ha riguardato un complesso patrimoniale di rilevante valore economico, stimato complessivamente in circa 6 milioni di euro. Tra i beni sequestrati figurano sei società, tra cui un distributore di benzina con annesso bar/tabacchi, una sala slot e un servizio di autonoleggio. Inoltre, sono state sequestrate numerose autovetture di lusso e disponibilità finanziarie anche all’estero. Questo ingente patrimonio si somma a quello già sequestrato all’inizio del 2023, quando la stessa autorità giudiziaria aveva sottratto a Saracino beni per un valore di 5,5 milioni di euro, sempre nell’ambito di una misura di prevenzione.
L’operazione si inserisce nelle attività istituzionali della DIA volte a colpire le ricchezze illecitamente accumulate dalla criminalità organizzata. Questi interventi sono finalizzati a sottrarre risorse a soggetti legati al crimine, sia direttamente che indirettamente, contribuendo al tempo stesso a tutelare e preservare la parte sana dell’economia nazionale. L’aggressione ai patrimoni mafiosi, infatti, rappresenta uno degli strumenti più efficaci nella lotta alla criminalità organizzata, mirando a indebolire le basi economiche su cui queste organizzazioni fondano il loro potere.
L’azione della DIA a Cerignola dimostra come la giustizia possa continuare a essere un baluardo contro le infiltrazioni mafiose, cercando di riportare trasparenza e legalità in territori dove la criminalità ha da tempo messo radici profonde.