GDF TORINO: BOOKMAKER MALTESE OPERAVA SUL TERRITORIO NAZIONALE IN COMPLETA EVASIONE

D’IMPOSTA ESEGUITO SEQUESTRO PREVENTIVO PER OLTRE 2.000.000 DIEURO

Nei  giorni  scorsi,  la  Guardia  di  Finanza  di  Torino  ha  eseguito,  all’esito  di  un’articolata  indagine  di  polizia  giudiziaria,  coordinata  dalla  Procura  della  Repubblica  del  capoluogo  piemontese,  il  decreto  di  sequestro  preventivo,  finalizzato  alla  confisca  del  profitto  del  reato,  di  oltre  2.000.000  di  euro,  nei  confronti  di  un  bookmaker  maltese  operante,  fin  dal  2016,  nella  raccolta  di  scommesse,  sul  territorio  nazionale,  in  totale  evasione d’imposta.

L’operazione,  denominata  “Hidden  Bet”,  è  stata  sviluppata  dal  Gruppo  Torino  e  dal  dipendente  2°  Nucleo   Operativo Metropolitano a decorrere dal giugno 2021 e, nell’ipotesi accusatoria, ha permesso di individuare un “centro  scommesse”  su  eventi  sportivi,  ippici  e  virtual  games,  che  avrebbe  operato  occultamente  attraverso  numerosi  bet  point,  situati  in  tutta  Italia,  i  quali  si  occupavano,  come  mono  mandatari,  della  raccolta  “fisica”  delle  giocate,  mettendo  a  disposizione  i  propri  portali  web,  assumendosi,  in  parte,  il  rischio  d’impresa  a  fronte  del riconoscimento di una percentuale sulle prestazioni rese.

Tali caratteristiche, allo stato delle indagini, riscontrate in capo all’impresa maltese, sulla base di quanto previsto dalla  vigente  normativa,  sia  internazionale,  sia  nazionale,  hanno  permesso  ai  finanzieri,  da  un  lato,  di  poter  ritenere  qualificata,  sul  territorio  italiano,  la  presenza  di  una  “stabile  organizzazione  occulta  personale”  del  soggetto estero e, dall’altro, di procedere alla sua consequenziale regolarizzazione fiscale mediante la richiesta di attribuzione, a cura del competente Ufficio finanziario, della relativa partiva I.V.A..

Le successive analisi della voluminosa documentazione reperita nel corso delle investigazioni, comprensiva delle migliaia  di  transazioni  relative  alle  giocate  acquisite  dalla  Sogei  S.p.A.,  pari  a  oltre  60.000.000  di  euro,  hanno  consentito  di  quantificare  proventi  che  il  bookmaker  avrebbe  percepito  pari  ad  oltre  8.000.000  di  euro,  che  avrebbero generato un’imposta evasa pari ad oltre 2.000.000 di euro.

All’esito  delle  indagini,  ferma  restando  la  presunzione  di  innocenza  fino  a  compiuto  accertamento  delle  responsabilità,  sarebbero  emerse  evidenze  probatorie,  di  natura  penale,  a  carico  del  rappresentante  legale  del  citato  operatore  non  residente  il  quale,  pur  essendovi  obbligato  in  base  alla  normativa  fiscale,  ha  omesso  la  presentazione delle previste dichiarazioni ai fini delle imposte dirette, dal 2016 al 2018.

Condividendo l’ipotesi accusatoria, il G.I.P. del Tribunale torinese ha ravvisato in capo all’indagato i gravi indizi di  colpevolezza,  così  da  emettere  un  decreto  di  sequestro  delle  somme  costituenti  il  profitto  del  reato,  fino  alla  concorrenza dell’imposta evasa.

Le investigazioni in rassegna rappresentano testimonianza tangibile del costante impegno profuso dalla Guardia di  Finanza,  in  ragione  delle  sue  peculiari  prerogative  di  polizia  economico-finanziaria  in  materia  di  contrasto  dell’economia  sommersa  su  scala  internazionale,  con  particolare  attenzione  non  soltanto  all’accertamento  delle  responsabilità  penali  e  amministrative  dei  singoli  soggetti,  ma  anche  all’aggressione  dei  patrimoni  illeciti  dai  medesimi accumulati.

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