Partono le Serate Sofia al CARLITO’S BISTRO’ presentazione del libro Covideocracy del filosofo Carmine Castoro

“Foggia Venerdì 21 ottobre ore 20 circa,”

Ma non sarà che a poco a poco, con l’avanzare dell’inverno, torneremo a intossicare senza troppi patemi la sacralità della nostra democrazia, della nostra Costituzione, delle nostre relazioni interpersonali rivivendo, con una ripresa del Covid, modalità centraliste, repressive e francamente surreali come il green pass, una nuova plumbea insicurezza, e nuove tecniche di controllo delle nostre vite come già successo con i passati governi, irrigiditi sul mantra vaccinale e su una agghiacciante infodemia che ha seminato solo paranoia e paura di ogni prossimità?”.
Dilemma distopico che si pone Carmine Castoro, filosofo della comunicazione, giornalista professionista, che venerdì 21 ottobre, ore 20, presso il bistro’ foggiano Carlito’s (ex Singer) nella piazzetta del pozzo federiciano, presenterà Covideocracy (Male edizioni) la sua ultima fatica letteraria, nell’ambito di un’agenda di venerdì letterari che andranno avanti per parecchie settimane. “Sarà senz’altro una bella serata – annuncia Castoro – in cui cercherò, in un confronto serrato col pubblico, di spiegare gli effetti antropologici, filosofici e massmediologici che la gestione sempre più azzardata e ideologizzata del Covid ha portato nelle nostre vite. Accendendo i riflettori su una neanche tanto strisciante “dittatura sanitaria” che per un lungo periodo della nostra vita repubblicana ha eroso diritti e facoltà che credevamo insopprimibili in uno Stato moderno, innescando, con la complicità inaccettabile dei media mainstream, una forma combinata di demenza e paranoia collettive”.
Dialogherà con l’autore Michele Mitarotondo di TRM Bari, televisione regionale pugliese.
Il locale che ospiterà l’happening filosofico consentirà anche di degustare pietanze e assaggini tipi della cucina nostrana, in un clima conviviale che sarà riproposto ogni venerdì nell’ambito delle SERATE SOFIA che Castoro ha voluto battezzare così, in piena sinergia con Vincenzo, il famoso “boss” del Carlito’s. Serate non a caso sottotitolate con “La sensualità delle idee” perché intendono creare un’atmosfera di confronto, seduzione intellettuale, ascolto di autori, attraverso reading letterari, presentazione di opere, serate a tema, cene sensoriali e tutto quanto può favorire il benessere, il conoscersi, la reciprocità, imparando cose nuove e gradendo il perfetto connubio fra saperi & sapori.
Castoro come autore televisivo ha firmato numerosi programmi per il palinsesto notturno della RAI e per canali Sky. Ha ricoperto incarichi alla Link Campus University di Roma, alla Università di linguistica San Domenico, alla UCM di Malta e ai Master di Criminologia e Psicologia investigativa dell’università di Foggia, e attualmente insegna come professore incaricato a Scienze della Comunicazione a Foggia nelle due discipline filosofiche, ovvero Semiotica dei linguaggi digitali e Laboratorio di logica e argomentazione.
Ospite in tante trasmissioni e tg della Rai, di Canale5 e di La7 – “Linea Notte”, “Otto e mezzo”, “Uno mattina”, “Piazzapulita”, fra i vari spazi nazionali dove è intervenuto – Castoro è da anni impegnato in una faticosa battaglia culturale contro la tv trash (alla De Filippi e D’Urso, per intenderci) e contro i regimi più recenti di “postverità” e manipolazione mediatica attraverso i new media e la Rete.
Incalza l’autore sulle politiche del Coronavirus: “Non sono state indagate le cause antropiche del virus visto solo come “flagello”, le responsabilità a livello di malasanità territoriale, la finanziarizzazione della medicina; nemmeno evidenziati i conflitti di interessi dei guru della Scienza, i raffronti con altre malattie in Italia e nel mondo, quest’anno e nei precedenti, lo smantellamento del Welfare, le logiche profittevoli di un infotainment che fa spettacolo pure su pazienti intubati e vecchietti agonizzanti. Si affaccia una terribile trigonometria delle democrazie in declino: governance fallimentari con rigurgiti totalitari, narrazioni stordenti e tremendiste, una dissociazione verticale fra libertà e sicurezza, verità e menzogna, storia e finzione”.

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