Gargano:Il Parco del Gargano sempre più in pericolo ”servirà a qualcosa?”

Nella provincia di Foggia abbiamo Parco Nazionale del Gargano dove abbiamo ben due,  laghi. Sono i laghi più grandi dell’Italia meridionale. Sono il Lago di Lesina e il Lago di Varano, posti sulla costa del Nord del Gargano.

Negli ultimi giorni sono stati sequestrati ben 40 impianti di itticoltura abusivi.

Gli impianti erano nel lago di Varano e i finanzieri della Sezione Operativa Navale di Manfredonia e della Tenenza di Sannicandro Garganico hanno effettuato il sequestro.

Questo mette l’Italia a rischio, perché?

Perchè era già stata aperta una procedura d’infrazione in merito all’incuria gestita l’oasi lago Salso. Nel 2021 fu denunciata l’incuria con cui era gestita l’oasi e come gli allevatori della zona prelevino illegalmente l’acqua dai terreni protetti mettendo in difficoltà questo delicato biosistema. Inoltre,come riportato da alcuni quotidiani,si presentarono  i carabinieri del Noe, il nucleo operativo ecologico, nella sede del parco nazionale del Gargano per ascoltare Pazienza e il funzionario Angelo Perna.

Un parco mal gestito.
Già nel 2001 la Lega italiana protezione uccelli (Lipu) aveva denunciato come la zona fosse lasciata in balìa di processi industriali e agricoli che rischiavano di  Ma ecco che nel maggio 2021 lo spettro della procedura d’infrazione riappare improvvisamente.

In un comunicato congiunto Federazione pro natura e Wwf Foggia denunciano «la messa a coltura di una notevole parte dei terreni vincolati alla creazione di habitat naturali». In sostanza su terreni destinati all’esclusivo pascolo degli animali selvatici sarebbero presenti coltivazioni utilizzate per nutrire il bestiame degli allevatori locali. 

L’Itticoltura è l’allevamento di organismi acquatici attraverso l’utilizzo di tecniche che implicano forme di intervento umano variabili

L’ultima operazione della Squadra Stato.

Adesso nuova scoperta effettuata dai finanzieri, a seguito dei sopralluoghi effettuati nell’area interessata,come cita il comunicato stampa” hanno accertato la presenza sul posto di numerosi impianti e l’assenza di autorizzazioni all’occupazione del demanio marittimo.

Gli impianti abusivi sono stati posizionati nella zona di lago afferente al comune di Cagnano Varano mettendo in pericolo la sicurezza navigazione, in quanto non segnalati, nonché la fauna e la flora autoctona dell’area protetta, caratterizzata da un particolare e delicato eco-sistema.

Per tale ragione, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto il sequestro preventivo dei manufatti abusivi.

In un territorio ad alta presenza mafiosa, notiamo che impianti del genere non vengono scoperti immediatamente,abbiamo domandato ad esperti nel settore i quali ci hanno dichiarato che per un impianto di quelli sequestrati ci vogliono mesi  prime che iniziano a produrre e ci vogliono molte cure. 

Pertanto ci domandiamo, ma come mai accade questo senza che nessuno se ne accorga?

Significa che il Consorzio non effettua verifiche e non controlla nel parco cio’ che accade. Il consorzio serve a qualcosa che funzioni ha?

Eppure gli ambientalisti avevano denunciato tale situazione.

Riscontriamo dalle varie dichiarazioni fatte da alcuni sindaci come quella effettuata dal Sindaco Antonio Potenza intervistato da noi di Youfoggia.com tempo fa, che dichiaro : “Noi chiediamo la realizzazione dei progetti sui nostri territori. Sarà giustamente il Parco a gestirne l’attuazione, a pagare il progettista, a pagare l’azienda: noi non vogliamo soldi liquidi, non vogliamo incarichi, non ce ne frega niente di queste cose, vogliamo l’attuazione dei progetti sui nostri territori, perché altrimenti a me questo Parco a cosa mi serve? 

Potenza, ha una visione dell’Ente piuttosto ‘nera’.

Se tu chiedi ai miei cittadini che cos’è il Parco, ognuno di loro ti risponderà: ‘Una rottura di scatole!’ Se si immaginano progetti in zona Parco la sostanza è che per un motivo o per l’altro non si può fare niente! Questo è quello che oggi ogni persona della mia città recepisce dall’Ente. Non si fa niente, progetti zero! Il parco nella mia città viene visto come un Ente inutile se non addirittura ostativo allo sviluppo del territorio. E’ per questo che già tempo mi sto barcamenando perché vorrei uscire da questo circuito. I cacciatori e gli agricoltori sono arrabbiatissimi. Pure il Comune di Tremiti ha fatto battaglie perché, anche lì, il Parco doveva essere un valore aggiunto e invece è un freno per lo sviluppo locale. Queste sono le battaglie che andrebbero portate avanti ma qui si pensa più al poltronificio che a lavorare. Io – precisa Potenza – dalla mattina alla sera sto in Comune per portare finanziamenti e progetti perché a me del resto non me ne frega niente e infatti tante volte ho disertato le riunioni convocate dal Parco perché si fanno sempre le stesse discussioni da anni. Sono anni che faccio il sindaco, ormai mi sono stufato! 

Quando nacque il Parco nazionale del Gargano c’erano tanti buoni propositi per lo sviluppo del territorio, ma alla fine come spesso succede in Italia cosa è accaduto? 

Come si evince la gestione da parte di Pazienza era ed è finita al centro di scambi di opinioni molto accese.

VERSO UNA NUOVA PROCEDURA?

Ma ecco che nel maggio 2021 e adesso con l’operazione effettuata dalla Guardia di Finanza lo spettro della procedura d’infrazione riappare improvvisamente. Vedremo cosa succederà.

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