Foggia:Prefettura, firmato un grande “Patto”.Obiettivo garantire migliori opportunità di vita a tutti

Il prefetto Valiante per uscire dalincuria il foggiano compresa la provincia crea un patto. “Speriamo di favorire la partecipazione attiva ed il coinvolgimento diretto delle famiglie e dei giovani”.

In che cosa consiste:

“Patto educativo provinciale”. Il documento creato dalla Prefettura, firmato dalla Procura della Repubblica, Ufficio scolastico regionale per la Puglia, Università degli Studi di Foggia, Arcidiocesi Foggia-Bovino, Arcidiocesi Manfredonia,Vieste, San Giovanni Rotondo, Diocesi di Cerignola,Ascoli Satriano, Diocesi di San Severo, Diocesi di Lucera,Troia, Provincia, Comune di Foggia e dalle amministrazioni comunali di Capitanata aderenti.

Il prefetto Maurizio Valiante fara da regia per promuovere la cultura della legalità e la cittadinanza attiva. All’incontro odierno erano presenti anche i vertici provinciali delle Forze di Polizia impegnati al fianco della Prefettura nell’attività di affermazione dei valori di legalità e sicurezza sul territorio provinciale, alla base della ordinata e pacifica convivenza civile delle comunità cittadine. Attività pubbliche, culturali ed educative, con il più ampio coinvolgimento della cittadinanza, degli enti territoriali e delle Istituzioni, allo scopo di sensibilizzare la popolazione giovanile per sviluppare una coscienza sociale sui temi della partecipazione attiva e corretta alla vita pubblica: queste alcune delle iniziative previste in un’ottica di perseguimento dell’obiettivo prioritario dell’educazione alla legalità quale componente indispensabile per una miglior qualità della vita ed un corretto, equilibrato ed armonico sviluppo della società e del territorio.

“La nascita del Patto Educativo provinciale come da comunicato stampa  della Prefettura , è scaturita dalla necessità di garantire migliori opportunità di vita in un contesto sociale sicuro, attraverso un’alleanza tra tutti i soggetti che concorrono alla definizione di un ‘villaggio dell’educazione’ (Chiesa, Scuole, Università, Istituzioni, terzo settore, Caritas diocesane, mondo delle associazioni, famiglie, imprese, società civile e cittadini). In tal senso, il Patto si basa su un approccio partecipativo, cooperativo e solidale nonché sullo sviluppo delle capacità e sulla crescita delle competenze di cittadinanza dei giovani con l’obiettivo di fornire unitarietà di visione ad un progetto educativo di comunità legato anche alle specificità ed alle opportunità territoriali”

Sicuramente il tutto dovrà “favorire la partecipazione attiva ed il coinvolgimento diretto delle famiglie e dei giovani attraverso eventi, incontri di consultazione, percorsi di cittadinanza attiva ed iniziative finalizzate alla prevenzione, contrasto e rimozione dei fenomeni di disagio giovanile. Con le associazioni di categoria che intenderanno aderire al Patto educativo ,potranno essere elaborate strategie concrete volte a diffondere una cultura positiva del vivere in comunità, superando le forme di aggregazione passiva e promuovendo invece attività che stimolino l’interesse socio-culturale ed il rispetto delle regole del vivere civile. Gli Ordini professionali saranno coinvolti per supportare tecnicamente l’elaborazione e l’attuazione delle diverse progettualità. Le attività del Patto saranno, tra le altre, laboratori di co-progettazione, quali luoghi stabili di riflessione continua sui temi del disagio giovanile, azioni che orientino e valorizzino la capacità della scuola di vivere come presidio di legalità nel territorio ed il contrasto alle povertà educative attraverso azioni di prevenzione e rimozione dei fenomeni di disagio giovanile, anche attraverso la cura. la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani individuati dalle amministrazioni comunali, che svolgeranno una funzione rilevante sul territorio nell’ottica di rigenerazione condivisa di spazi pubblici”.

Il Patto sarà aperto all’adesione delle associazioni delle categorie sociali, economiche e produttive, degli ordini professionali e del terzo settore, che intenderanno parteciparvi, previo esame in sede di Consiglio di direzione strategica – concludono dalla Prefettura -. Ciascun soggetto che sottoscriverà il Patto potrà collaborare concretamente alla realizzazione delle azioni in programma. A tali fini si comunica l’indirizzo di posta elettronica dedicato cui poter inviare

richieste di adesione, corredate dalla scheda di presentazione del soggetto aderente

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