Youfoggia.com spiega in maniera semplice il Rosatellum, in base alla legge elettorale con cui si voterà il 25 settembre

Fra un mese circa si andrà alle votazioni precisamente il 25 settembre voteremo per le elezioni politiche, per il rinnovo della Camera dei Deputati e per il Senato della Repubblica con la legge elettorale denominataRosatellum. La legge è entrata in vigore nel 2018 è rimasta uguale , però con la riforma costituzionale del 2020 che ha tagliato i parlamentari (da 630 a 400 per la Camera e da 315 a 200 per il Senato) sono cambiati i collegi, in base alle aree geografiche in cui il territorio è diviso.

Cosa sta succedendo che in questi giorni, infatti si stanno dicendo tante parole a vuoto, per raccontare i vari punti di vista dei partiti, le beghe per chi si candida nei collegi uninominali e i posti garantiti di chi va nei collegi plurinominali cosa succederà? Pero non tutti comprendono questo metodo di comunicare.Non è molto chiaro.

Comprendiamo meglio 

Come funzionano con il Rosatellum.

Collegio elettorale : E’ una porzione di territorio che racchiude più comuni (o più quartieri nelle città più popolose) confinanti. E’ la base su cui la legge agisce per ridurre milioni di voti e ‘trasformarli’ in 400 deputati e 200 senatori.

Collegi elettorali uninominali e plurinominali

I collegi sono di due tipi:

Collegio uninominale : In questo tipo di collegi si presentano singoli candidati, uno contro l’altro. E’ sempre associato al concetto di elezione maggioritaria, ovvero il più votato tra i singoli candidati risulta eletto.

Collegio plurinominale:In questo tipo di collegi si presentano liste di candidati, ed è associato (semplificando) al concetto di elezione proporzionale, ovvero gli eletti delle singole liste vengono scelti in proporzione ai voti ricevuti.

Spieghiamoci meglio, più facile comprendere il tutto:esempio, nel collegio plurinominale X si presentano tre partiti (1, 2 e 3). Bisogna eleggere in questo collegio 10 deputati. Ognuno dei tre partiti presenta un listino di 10 nomi. Se 1 prende il 50% dei voti otterrà il 50% dei seggi, ovvero 5 eletti. Se 2prende il 30%, avrà 3 eletti, e 3 con il 20% i restanti 2.

Quello dell’esempio qui sopra è un sistema proporzionale puro e molto semplice. Come è facile capire, i numeri non sono mai così tondi e precisi, quindi esistono complesse formule e regole per la sua applicazione, ma il ‘senso’ è quello semplice indicato qui.

Come funziona il Rosatellum

Lasciamo la spiegazione completa,abbiamo spiegato in maniera elementare , e concentriamoci sull’aspetto dei collegi.

Il Rosatellum è una legge elettorale che non si abbina né il sistema maggioritario né il sistema proporzionale, ma cerca di farli fondere insieme. Molte leggi elettorali fondono e mischiano aspetti di un sistema e dell’altro, ma il Rosatellum lo fa in maniera molto particolare.

Ogni collegio plurinominale è un territorio che rappresenta, che diventa la somma di collegi uninominali più piccoli. I candidati uninominali sono strettamente legati ai partiti che li sostengono. Non esiste la possibilità che di solito viene consentita di votare per un candidato uninominale e un partito diverso nel proporzionale. E’ il cosiddetto voto disgiunto, che nel Rosatellum è vietato.

Quindi ogni elettore può scegliere solo un tandem inscindibile tra partito (con la sua lista bloccata) e candidato uninominale che quel partito e la sua eventuale coalizione sostengono.

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