BARI: EMILIANO A ROMA PER BYPASSARE IL PARTITO DEMOCRATICO REGIONALE
Emiliano presidente della Regione Puglia oggi si è recato a Roma per effettuare un incontro con Letta per addivenire ad un accordo politico.
Accordo, che se si troverà, Emiliano potrà inserire i suoi nelle liste del Pd e farli sedere o alla camera o al senato.Riuscire a fare questo significherebbe iniziare a mettere dei tasselli importanti nelle due camere che contano.
Un incontro,oggi molto importante perché si metterebbero dei tasselli importanti in Puglia e nel Governo futuro, se vinceranno.Normale che saranno discusse le liste che porteranno ad inserirei persone vicine ad Emiliano.Ricordiamo ai nostri lettori di Youfoggia.com,che il Consiglio Superiore della Magistratura con delibera di consiglio ,abbia imposto ad Emiliano di non svolgere attività dirette in un partito,indipendentemente da chi sia.Tale decisone è stata ratificata dalla Corte Costituzionale. Nonostante sia stato deliberato sia dal CSM che la Corte Costituzionale, Emiliano svolge attività politica che condiziona scelte e decisioni della regione. E’ vero, si deve ammettere, in maniera aperta a conferma ,ciò che succede in Puglia, è condionata dal Presidente Emiliano che è il padrone del Pd in Puglia, e si vede dai vari comportamenti di alcuni uomini del PD che non ha minimamente ammonito ne Emiliano e ne i suoi Piemontese, Lacarra ,e per ultimo Boccia ad allontanarsi dalla coalizione dopo che Emiliano aveva aperto a uomini di destra facendoli entrare nel governo regionale con incarichi diretti,Assessore alla sanità e consulenze varie.Inoltre ricordiamo ai nostri lettori di Youfoggia.com,che Emiliano ha creato delle liste civiche non il nome personale .
La lista con il marchio CON è di colore giallo .
Con” inizialmente fece un accordo con i 5 Stelle che in corso d’opera si ruppe” .Nella lista dopo la prima legislazione regionale ,Emiliano fece candidare l’ex assessore regionale alla sanità Lopalco ,come forma di riconoscenza per la sua attività sia professionale,per la gestione COVID , che politica. Lopalco dopo un certo periodo,in maniera impetuosa uscì dal partito contestando il modo di gestire sia la politica della lista civica che l’assessorato alla sanità contestando il suo modo di padre padrone e personale ,oltre a trasformare il tutto in base ai voti che poteva ricevere. Politica che ha portato un risultato ad Emiliano molto positivo,se vediamo i voti ricevuti..
Il segretario del Partito Democratico appena visto che il governo Draghi stava per cadere,non aspettandosi tale situazione, trovandosi impreparato chiese ai Presidenti di Regione e Sindaci di candidarsi nelle politiche.Questa proposta non fu accolta dai presidenti e dai sindaci, dopo una breve riflessione ,apparente, tutti sentendo odore di sconfitta hanno declinato l’invito, giustificando la scelta, “preferiamo gestire i soldi del Pnnr nelle nostre comunità”.
Dopo aver declinato l’invito a questo punto i due Emiliano e Decaro hanno chiesto di inserire nel listino i propri delfini al posto loro. Letta costretto, pur di trovare un accordo che portassero voti, ha risposto in maniera positiva,con una semplice clausola, i nominativi potranno essere candidati nei collegi, facendoli tesserare nel Partito Democratico. Che dire ,ad un’altra decisione non condivisa dalla base.Questo ha fatto si ,che ,tutti gli uomini del partito si sono ribellati scatenando una guerra interna.
Analizzando e considerando la legge elettorale ,i sicuri posto nel Pd sono circa 6 ,i capilista, oltre al fatto che c’è da confermare tutti gli uscenti, tranne Michele Bordo che non ha avuto la deroga perché messosi di traverso ,Piemontese ,attuale vice presidente della Regione Puglia, per il quarto mandato. I nominativi che seguono,i rimanenti 5, sono tutti uomini di Emiliano, compreso Francesco Boccia. Ricordiamo ai nostri lettori che Matteo Renzi delego, illo tempore,Emiliano a comporre la lista in Puglia.
Letta, non ha dovuto solo abbozzare per le liste, ma ha dovuto accettare anche alcune richieste di entrambi.Candidare il capo di gabinetto di Emiliano Claudio Stefanazzi e Sebastiano Leo.
Mentre Antonio Decaro, sindaco di Bari, fidatissimo di Emiliano in questa strategia ha chiesto a Letta di inserire nella lista il suo ex capo di gabinetto ora consigliere regionale Francesco Paolicelli.
Tale richiesta fu effettuata in una riunione nella scorsa settimana, precisamente lunedi scorso, dove si discussero delle liste .L’onorevole Francesco Boccia, sub commissario ,nella veste di emissario di Letta, aveva categoricamente rifiutato la richiesta di Emiliano e Decaro. Pertanto se tale decisione sarà presa in maniera positiva dal segretario nazionale Letta, metterà in discussione i poteri regionali.
Cosa è successo e cosa ha fatto scaturire la decisione di Letta, che il governatore e sindaco, si sono infuriati. Tale atteggiamento di sfida hanno fatto mettere sul tavolo il loro 20 per cento di voti preso dalla loro liste civiche.Sbattendo sul tavolo che la loro percentuale, è stata fondamentale nella vittoria del centro sinistra in Puglia, ma soprattutto, cosa ribadita da entrambi,Emiliano e Decaro ,che senza posti in lista si sarebbero sentiti liberi non condizionati nello scegliere a chi votare. Sembra più una minaccia.
Oggi ci potrebbero essere degli spiragli essendo decaduto l’accordo con Calenda, avendo dato posti. Ma rimane sempre un patto stretto per i posti da dare a Di Maio, Fratoianni e Bonelli.Vedremo a fine giornata cosa uscirà.