Foggia:La Procura di Foggia va giù duro agli abusivi del Gargano, ruspe tra Vieste e Torre Mileto. Abbattute ville e giardini

L’intervento in esecuzione dei protocolli di intesta stilati tra la Procura della Repubblica di Foggia, i Comuni di Vieste e Lesina e l’Ente Parco Nazionale del Gargano

Al fine di ripristinare la legalità in territori particolarmente colpiti dal fenomeno dell’abusivismo edilizio in zone sottoposte a vincoli sismici, ambientali, idrogeologici e paesaggistici, non di rado oggetto di fenomeni speculativi e di interessi criminosi, in esecuzione dei protocolli di intesta stilati tra la Procura della Repubblica di Foggia, i Comuni di Vieste e Lesina e l’Ente Parco Nazionale del Gargano, prosegue il programma di abbattimenti degli immobili abusivi in tali aree di particolare importanza sotto il profilo naturalistico ed ambientale.

Il 6 luglio nel Comune di Vieste, località Defensola, in zona che rientra nel perimetro del Parco Nazionale del Gargano sottoposta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico, la Procura di Foggia di concerto con il Comune di Vieste e l’Ente Parco Nazionale del Gargano ha dato esecuzione all’ordine di demolizione oggetto della sentenza n. 39/07 inerente ad un fabbricato costituito da un piano terra con alcune unità abitative concesse in locazione nel periodo estivo con annesso vano tecnico e deposito ed primo piano con tre unità abitative, sito a meno di 300 metri dalla battigia.

Le operazioni di abbattimento sono state finanziate interamente dall’Ente Parco Nazionale del Gargano e sono avvenute sotto la direzione del Comune di Vieste. Il 25 e 26 maggio a Torre Mileto, località Schiapparo Comune di Lesina, area di particolare interesse ambientale e paesaggistico ricadente nel perimetro del Parco Nazionale del Gargano, sito di importanza comunitaria “Duna del Lago di Lesina”, si è proceduto alla demolizione di due immobile abusivi, in esecuzione della sanzione amministrativa dell’obbligo di demolizione inflitta nell’ambito di due decreti penali di condanna definitivi. Il primo abuso consisteva in una villa di circa 110 mq. con annesso giardino recintato di circa 322 mq. realizzata su area demaniale; il secondo in un fabbricato a due piani fuori terra della superficie complessiva di 120 mq. con l’ulteriore occupazione demaniale di un’area recintata in muratura con rete metallica di circa 216 metri quadrati.

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