Il sistema “Intreccio” di Capristo che va da Roma a Trani a Taranto, Svolta il 30 giugno in aula con l’ex commissario Ilva, Laghi

Il 30 giugno nell’udienza preliminare che si svolgerà a  Potenza saranno presenti l’ex pm Savastagli avvocati Ragno e Misciagna, il poliziotto Paradiso. 

Le posizioni dell’avvocato Amara e Nicoletti sono state stralciate dal filone principale.

Come definire il tutto,dalle carte dei pubblici ministeri,esisterebbe una rete di corruttela che parte da  Roma passa da Trani e termina a  Taranto. Nell’udienza preliminare il 30 giugno a Potenza avrà come imputati l’ex procuratore Carlo Maria Capristo, l’ex pm Antonio Savasta, l’ex commissario straordinario dell’Ilva Enrico Laghi, gli avvocati Giacomo Ragno e Pasquale Misciagna, il poliziotto Filippo Paradiso.Stralciate, dal filone dell’inchiesta, le posizioni dell’avvocato Piero Amara, soggetto che ha effettuato rilevazioni che hanno implicato molti magistrati,definito il principale regista , e di Nicola Nicoletti, ex consulente dell’acciaieria, che ha collaborato con gli inquirenti.

I capi di imputazione ne sono quattro, in base  a presunti casi di corruzione svolti nei confronti di  Capristo, corrotto da Laghi e Paradiso, perchè l’ex procuratore  doveva fare dei falsi e, mentre nel caso di Misciagna, Savasta e Paradiso, rivelazione di atti segreti. Ricordiamo ai nostri lettori di Youfoggia.com che il tutto sarebbe iniziata nella perla Adriatica,Trani.Furono effettuati degli esposti su un falso complotto che avrebbe coinvolto la società italiana,Eni. Immediatamente partirono le indagini da Capristo per dare un contributo sostanziale all’amico avv. Amara. In quelle missive  costruite in maniera tecnicamente perfette,si ipotizzava l’esistenza di una mega associazione a delinquere, concentrata sul  traffico di rifiuti. I soggetti principali,sarebbero imprenditori italiani,il pugliese Roberto De Santis e il ligure Gabriele Volpe, un funzionario dello Stato nigeriano, Pietro Varone, la società OikothenScarl, Emma Marcegaglia e l’ex ministra della Giustizia Paola Severino.le indagini riscontrarono i predetti soggetti come parti offese nel processo insieme al ministero della Giustizia, danneggiato dalle condotte dei due ex magistrati dott.Capristo  e il l’ex magistrato Savasta . Gli accordi inizialmente furono presi a Trani,poi si trasferirono  a Roma perche il Capristo voleva acquisire incarichi piu’ consistenti. La sua aspirazione era di avere incarichi presso  la Procura generale di Bari, la Procura di Perugia, infine quella di Taranto. La Procura di Potenza aveva ipotizzato,che l’avv. Amara che l’ispettore Paradiso,avrebbero svolto “un’incessante attività di persuasione su membri del Csm o soggetti ritenuti in grado di influire su questi ultimi”.

Il tutto,se ricevuto gli incarichi,avrebbe assicurato un cambio di rotta dell’ufficio nella vicenda Ilva. Agevolando Amara, che si sarebbe accreditato con i vertici della fabbrica, ottenendo incarichi professionali con compensi elevati. Idem per Nicoletti, mentre l’avvocato Ragno da Capristo avrebbe ricevuto  “raccomandazioni” per ottenere una serie di consulenze legali.

La procura di Potenza nei centinaia di verbali,ha descritto la Procura di Taranto  “più apertapiù dialogante e favorevole alle esigenze dell’Ilva“. Favorito anche dott.Laghi, “che lo rese più forte, il prestigio professionale lo rese più importante” e facendolo considerare “negli ambienti governativi ed economici uomo,manager,risolutore, capace di risolvere le situazioni più complessee complicate.Oggi che fa Laghi? Oggi il dott.Laghi è amministratore delegato di Edizione, la holding del gruppo Benetton. Che dire di più …..

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