LA CASSAZIONE DA RAGIONE A “TONTI” E TORTO ALLA PROCURA “DISSEQUESTRATO IL CANTIERE IN VIA NAPOLI”

La Corte di Cassazione il 26 maggio si è pronunciata sul ricorso proposto da Tonti Raffaele, ricorso presentato dopo la sentenza emessa dal Tribunale di Foggia. Il tribunale nella sua sentenza confermava il decreto del GIP con cui era stato disposto il sequestro probatorio dell’aerea e dei fabbricati oggetto dell’accordo di programma finalizzato alla realizzazione di un complesso di immobili per servizi e residenze.
Il sequestro era stato disposto in relazione al reato di corruzione propria.
Secondo l’impostazione accusatoria: il Sindaco di Foggia ,Landella ,avrebbe indebitamente ricevuto da Paolo Tonti la somma di 32000€ per il voto favorevole all’accordo di programma Tonti.
La Cassazione ha accolto i due articolati motivi, il primo dove si lamenta la violazione di plurime disposizioni di legge e principi di proporzionalità, adeguatezza e residualità della “misura cautelare reale”.
Il secondo motivo mira principalmente alla consistenza degli interessi attuali e concreti pregiudicati dal sequestro.
Gli ermellini hanno così deciso, motivando la loro decisione in ben nove pagine, di annullare l’ordinanza impugnata e rinviare per un nuovo giudizio al Tribunale di Foggia competente, come previsto dall’art 324 c.p.p.

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