SAN SEVERO: GIUSTIZIA È FATTA PURE SE PARZIALMENTE,23 ANNI E 8 MESI .

Roberta Perillo, nel pomeriggio di oggi, insieme alla sua famiglia, finalmente ha avuto, anche se non del tutto, giustizia. Il suo ex fidanzato,che nel luglio 2019, uccise barbaramente, la giovane Roberta, oggi ha avuta la sua condanna. La Corte d’Assise di Foggia, dopo 4 ore di camera di consiglio, presieduta dal dott. Mario Talani lo ha condannato a 23 anni e 8 mesi di reclusione. Francesco D’Angelo è stato ritenuto per questo omicidio semi infermo. Il perito dei familiari, il noto criminologo prof. Meluzzi, lo aveva ritenuto totalmente capace di intendere e di volere al momento dell’atroce omicidio.Il consulente, dott Righetti, tecnico della difesa, invece del tutto incapace di intendere e di volere al momento del fatto. Il perito posto dalla procura, dott Catanesi, parziale vizio di mente. Il collegio giudicante ha sposato la tesi del perito della procura. Il pm dott. ssa Pensa, al termine della sua requisitoria aveva chiesto per D’Angelo 21 anni, ritenendo quest’ultimo non meritevole della concessione delle attenuanti generiche, sia alla luce “della straziante dinamica della morte della povera Roberta,strangolata e poi annegata nella vasca da bagno, sia per il continuo tentativo di screditare la vittima in fase di confessione, che stride con l’idea di un pentimento reale ed effettivo”È stato un dibattimento abbastanza lungo, dove oltre ai periti sono stati ascoltati circa 40 testimoni. D’Angelo non è mai stato presente alle udienze, se non alla prima dove ha reso alcune dichiarazioni. La corte di Assise di Foggia, nel processo in I grado ha letto la sentenza alla presenza dei genitori della povera vittima e dei parenti più stretti.

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