Giuseppe Mainiero:” un atto di gravità senza precedenti, 5,2 miliardi di euro,persi soldi per la sicurezza di asili nido e scuole.

La perdita di milioni e milioni di euro, con la mancata partecipazione del Comune di Foggia ai quattro bandi del Ministero dell’Istruzione – pubblicati ormai da tre mesi e la cui scadenza è fissata il prossimo 28 febbraio – per l’assegnazione dei fondi del PNRR destinati alla realizzazione e alla messa in sicurezza di asili nido e scuole per l’infanzia italiani è un atto di gravità senza precedenti, vista l’importanza, la consistenza di quella provvista finanziaria (pari a 5,2 miliardi di euro, di cui almeno 3 destinati al Mezzogiorno) ed il valore strategico degli interventi che ne sarebbero potuti scaturire.

Una responsabilità amministrativa senza precedenti, in virtù della fase drammatica vissuta dalla Città e dell’occasione unica ed irripetibile offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Insomma, una vicenda di fronte alla quale non si può restare “zitti e buoni” come hanno fatto partiti e parlamentari del territorio, con un silenzio a metà tra la colpevolezza, la connivenza e la totale inutilità.  

Funzionari dello Stato, quali sono i tre Commissari a cui è stato affidato il governo della Città dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, non possono in alcun modo rendersi protagonisti di scivoloni così imbarazzanti. O di decisioni assunte con così tanta leggerezza.

Pertanto, anche alla luce delle molte criticità – comprese quelle sul fronte del ripristino della legalità – di fronte alle quali la Commissione Straordinaria sembra essere inerte, ho provveduto ad inviare una dettagliata relazione al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Ivan Scalfarotto, al presidente nazionale dell’ANCI, Antonio Decaro, al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ed al presidente dell’ANCI Puglia, Domenico Vitto.

A loro ho chiesto, nel rispetto delle competenze di ciascuno, di aprire una riflessione su quanto sta accadendo a Foggia e, in particolare, sull’attività della Commissione Straordinaria.

Non per sterile o pretestuosa polemica, ma poiché sono profondamente convinto che dagli errori commessi e da quelli che evidentemente si continuano a commettere dipendano il presente ed il futuro della Città. E non è possibile assistere a questo triste e lento declino senza muovere un dito, restando spettatori passivi come quegli stessi deputati e senatori che dovrebbero rappresentare il territorio e difenderlo e che, invece, hanno fatto letteralmente il tifo per il Commissariamento e per la privazione del diritto di voto applicata nei confronti dei Foggiani.

Loro hanno preferito delegare il cambio di rotta radicale che Foggia esigeva ad altri, ignorando che questa è una funzione che spetta per definizione alla buona politica. Io, viste le conseguenze che sono purtroppo evidenti, ero e resto contrario a tutto questo. E non intendo subirlo restando in silenzio e con le mani in mano. Perché il domani di Foggia comincia oggi. 

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