Voto di scambio: chi è Antonio Megha, l’ex sindaco di Neviano arrestato. “Denaro in cambio di 50 voti”

Ex sindaco di Neviano (LE) attualmente ricoprivano la carica di assessore comunale alla Cultura: un vecchio politico che conosce sistemi e modalità per un’analisi gestione amministrativa . Antonio Megha finito ai domiciliari con l’accusa di voto di scambio nell’operazione dei carabinieri svolta nelle prima luce di questa giornata. Le accuse della Procura e i rapporti con le Famiglie locali.


L’avv. Megha  62 anni ed esponente storico della Destra, gli inquirenti hanno scoperto tramite intercettazioni telefoniche e ambientali che lo stesso avrebbe beneficiato di un pacchetto di voti per riuscire ad essere rieletto a consigliere comunale in occasione delle ultime Amministrative del settembre 2020,in particolare, secondo gli elementi raccolti nel corso dell’indagine, “le lunghe mani delle famiglie criminali” si sarebbero inseriti nella pubblica amministrazione che ha dato vita allo scambio elettorale politico–mafioso in base al quale la famiglia avrebbe assicurato almeno 50/60 voti a fronte di una contropartita di denaro”. È il quadro dell’inchiesta nell’ambito del quale sono maturati gli arresti domiciliari, Megha, con il voto di scambio, avrebbe garantito – questa l’ipotesi accusatoria – il pubblico ministero ha definito tale operazione «l’asservimento della funzione pubblica ai desiderata dell’organizzazione mafiosa»

Ex consigliere provinciale: Politico di lungo corso in Alleanza Nazionale


Megha, prima nel Msi e poi in Alleanza Nazionale, è da almeno 20 anni ai vertici della politica nel suo Comune. È stato primo cittadino del suo Comune una venti anni fa quando conquistò il Municipio con un trionfo elettorale come non accadeva da tempo: un’alleanza di centrodestra con alcuni innesti di figure provenienti dal civismo. La sua amministrazione, però, finì sotto i riflettori della Procura e della Prefettura per una serie di  controlli su alcuni atti amministrativi: furono avviate le procedure per la verifica dei presupposti per lo scioglimento per mafia del Consiglio comunale, ma Megha si dimise qualche mese prima della fine del mandato. Megha tornò in sella qualche anno dopo,  sempre rieletto in una lista civica di centrodestra con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Silvana Cafaro di cui è stato vicesindaco fino al 2020.

Nel settembre del 2020 l’ultimo capitolo: la rielezione a consigliere finita, appunto, al centro dell’inchiesta della Procura, e la nomina ad assessore alla Cultura nell’amministrazione guidata dal sindaco Fiorella Mastria. Una lunga carriera politica, come si diceva: Megha, negli anni d’oro del suo consenso personale, è stato anche consigliere provinciale eletto nelle liste di Alleanza Nazionale. Negli ultimi tempi aveva spostato il suo asse politico su posizioni più civiche legate al territorio e poco più di due anni fa, era stato nominato coordinatore cittadino del Movimento Regione Salento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: