Ministero della Giustizia,Dipartimento Amministrazione Penitenziaria,Corpo di Polizia Penitenziaria,Nucleo Investigativo Centrale

Nucleo Regionale Bari

La Polizia Penitenziaria del Nucleo Investigativo Regionale di Bari, in   coordinamento   con   la   sede   centrale   del   Nucleo   Investigativo Centrale   (N.I.C.),   al   termine   di   una   prolungata   ed   articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, alle prime ore dell’alba di oggi ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare   nei   confronti   di   due   appartenenti   alla   Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Trani. L’attività investigativa ha preso l’avvio nel marzo 2020 a seguito di alcuni esposti, di appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria in servizio   a   nel   Carcere   di   Trani,   pervenuti   sia   presso   la   Procura della Repubblica di Trani, sia presso il Nucleo Investigativo di Bari. Ulteriori elementi emergevano con l’attivazione di un sistema di intercettazione   ambientale   audio-video,   nonché   da   attività   di osservazione,   pedinamento   e   controllo,   che   svelava   un   sistema corruttivo imperante all’interno del carcere di Trani.

Le investigazioni hanno raccolto probanti e circostanziati eventi in ordine   a   un   gruppo   di   poliziotti   penitenziari,   che   all’interno dell’Istituto   tranese,   con   particolare   riferimento   al   periodo interessato dal lockdown, favorivano alcuni detenuti nella fruizione di colloqui con i familiari oltre il numero consentito, in cambio di denaro e/o altra utilità (consistenti in generi alimentari e regali del tipo telefoni cellulari e personal computer).

Le indagini svolte nei confronti degli indagati hanno permesso di acquisire adeguati elementi di riscontro, inerenti alla loro illecita ed   articolata   attività   criminosa,   che   ha   portato   la   Procura   della Repubblica   di   Trani   a   richiedere   ed   ottenere   dal   Giudice   per   le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Trani, l’emissione di una ordinanza   cautelare,   nell’ambito   della   quale   è   stato   ravvisato   il carattere sistemico della corruzione contestata.

Le persone complessivamente indagate sono 29.

​ L’operazione   tutt’ora   in   corso,   prevede   anche   una   serie   di perquisizioni   personali   e   locali   presso   n.   15   abitazioni   dislocate nelle province di Bari, BAT, Taranto e Roma.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di depistaggio, peculato, corruzione, concussione e abuso d’ufficio. Eventuali ulteriori precisazioni potranno essere date  alle ore 11,00 presso la Procura della Repubblica.

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