IACCARINO:”UNA GUERRA È FATTA DI PIÙ BATTAGLIE”

Il controesame ê iniziato quasi puntuale, ed ê terminato alle 18. Dopo l’appello di rito il dott. Sicuranza ha chiesto se ci fosse qualcuno che rinunciava al controesame, oltre l’avv di Pirazzini che non ha rinunciato ma ha spiegato che per quanto in suo possesso come verbali e per il reato contestato alla cliente ha ritenuto di non poter effettuare il controesame, ci sono stati alcuni avvocati che hanno rinunciato. La prima ad effettuare il controesame ê stato l’avv di Iacovangelo, ha iniziato con domande: da quanto tempo lo conosce, se sapesse se Iacovangelo nel 2019 era al suo primo mandato, controesame bloccato per le domande poste in essere non attinenti, sono seguite due domande irrisorie, tra cui se avesse certezza che lo avesse sostenuto durante le primarie, Iaccarino ha risposto•• “ Si penso che mi abbia sostenuto,ma quanto effettivamente sia accaduto non esisteva certezza”. Con questa risposta il primo controesame é terminato. Sono intervenuti gli avvocati di Rignanese e Di Di Pasqua, quest’ultimo in particolare ha chiesto se fosse vero che il suo cliente veniva chiamato Fido.”Confermo Si”. Iaccarino alle domande poste non solo ha sempre confermato ma ha ampliato sempre più ,le sue risposte dando spunti interessanti integrando con piccoli elementi che fanno pensare, a volte anche con battute piccanti. Molto gli è stato chiesto sulla conferenza dei capigruppo, dove poco ha risposto essendo passato molto tempo e pertanto non ricordando. Chi erano i sette magnifici sopratutto per coloro che non avrebbero dovuto votare la sfiducia per far decadere Iaccarino da presidente del Consiglio dopo l’episodio delle pistolettate a fine anno2020. Risposta di Iaccarino esaustiva e dettagliata .La parola é passata all’avv Treggiani, difensore della Di Donna il quale ha chiesto di illustrare il pagamento della tangente, ed anche in questo controesame non solo Iaccarino ha confermato la tangente da€ 2000 euro ricevuta dopo il consiglio comunale in una busta gialla, in modalità 4 con dentro fogli con delibere ed i soldi, ma ha precisato.Nel confermare quanto richiesto anche qui ha aggiunto dei particolari molto importanti,che fanno capire il rapporto che esisteva tra Di donna e Landella e Iaccarino, che hanno reso la risposta più interessante.Particolari che hanno chiarito dubbi e mancanza di fiducia ,perplessità che ha portato Iaccarino a restituire i soldi, non avendo certezza chi fosse effettivamente l’ex sindaco, avendo paura di aver addirittura fotocopiato le banconote ricevute in quella busta gialla, potendo un domani avere prove contro il presidente del consiglio, da prendere la decisione di restituire la mazzetta per l’approvazione. IACCARRINO -continua- precisando “ Landella non li voleva e glieli misi direttamente in tasca, dandogli semplicemente la mano senza aggiungere altro-“.Il controesame ê seguito in modo abbastanza sereno, grazie alla capacità di gestione e la tranquillità del dott.Sicuranza e la professionalità dei pm, dott Infante e dott.ssa Bryane che in un momento di disquisizioni tra avvocati ed indagato il dott.Sicuranza ha bloccato tutti con una citazione : “una guerra ê fatta di più battaglie.” freddando tutti.La parola ë passata ai difensori dell’ex sindaco. Il primo ad iniziare il controesame ê stato l’avv Sisto, più volte sollecitato ad effettuare domande inerenti ai fattii.Azione effettuata anche dai pm che dal Presidente perché le domande non erano in relazione ai fatti o perché più volte faceva stessa domanda dove aveva già ricevuto risposta. Iaccarino non solo ha confermato quanto detto nel suo interrogatorio in carcere ma ha ampliato con particolari piccoli che hanno dato altri spunti investigativi.Lo stesso ê avvenuto con Curtotti che ha terminato il controesame. Di certo Iaccarino ad ambedue gli avvocati della difesa di Landella in due occasioni gli ha messi in grande difficoltà politica. Ribadiamo che Il controesame ê quell’istituto utile a porre le parti su uno stesso piano, producendo un contraddittorio e per aiutare la controparte a far decadere le prove che vanno a sfavore. Nel controesame di ieri, c é chi ha preferito seguire la tattica processuale di rinunciare al controesame, favorendo in parte il proprio cliente, nell’evitare che Iaccarino non solo confermasse ma ampliasse quanto già detto. La difesa di Landella ha preferito controesaminarlo, questo ha portato comunque a conferme di tante verità ed anche a cose nuove che per ben due volte hanno messo imbarazzo politico i legali di Landella.. L’incidente probatorio che sin dall’inizio ha avuto problemi finalmente é terminato. Ora si attende la decisione dei pm e del Gip.

interrogheranno di nuovo l’indagato o andranno avanti per ciò che prevede il codice? Certo che alla luce dei fatti e dei piccanti ampliamenti rivelati da Iaccarino la situazione diventa sempre più interessante.Certo in un paio si situazioni si è creata una situazione di opportunità o doppio interesse che possono creare dubbi e perplessità su un’eventuale conflitto d’interessi o posizioni in contrasto tra loro, Si pensi che l’art.1394 del codice civile conosce un norma espressamente rubricata con il titolo “conflitto d’interessi”sul come andare avanti.Non resta che attendere gli eventi.Di certo il mese di novembre sarà un mese caldo per le indagini per tutti i funzionari,dirigenti,imprenditori e politici che hanno portato questa città a essere sciolta per infiltrazione mafiosa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: