IL CONSIGLIERE ZULLO DI FRATELLI DI D’ITALIA CHIEDE SPIEGAZIONI A LOPALCO SU”UNIVERSO SALUTE”COME MAI QUESTE TARIFFE “

Abbiamo ricontattato il consigliere ZULLO di Fratelli di Italia al quale abbiamo effettuato domande in prosecuzione dell’intervista di ieri,Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia ha inviato dichiarazione con allegato la copia lettera inviata a Pierluigi Lopalco che ha come oggetto: “RSA covid Universo Salute/ASL Foggia e remunerazione delle prestazioni”, questo il testo integrale della lettera:
“Sig. Assessore, con riferimento a quanto in oggetto, la liquidazione, sebbene al 50% rispetto alla richiesta, determinata dall’ASL Foggia con atto n° 9026 del 09/08/2021 poi rettificato con atto 9091 del 11/08/2021 e integrata con atto 9094 del 11/08/2021 ha suscitato non poche perplessità per l’entità delle tariffe assunte a base di riferimento per la remunerazione delle prestazioni erogate da Universo Salute per far fronte all’emergenza COVID e alle necessità connesse.
Una tariffa giornaliera pari a 250,00 euro con farmaci, materiali e protesi a carico dell’ASL e vuoto per pieno all’interno del modulo autorizzato non è applicata per nessuna tipologia di struttura sanitaria e socio-sanitaria esistente in Puglia erogatrice di prestazioni in accreditamento con il SSN.
Nemmeno le prestazioni ospedaliere applicate per i ricoveri COVID non necessitanti di terapia intensiva pur determinate per DRG valorizzerebbero una remunerazione pari a quanto richiesto da Universo Salute.
Peraltro, nessuna struttura in Puglia ha potuto godere del soccorso di infermieri che lasciavano sguarnito il Privato per aderire a bandi pubblici come invece ha potuto godere Universo Salute con Delibera dell’A.O. Ospedali Riuniti di Foggia n° 638 del 13/11/2020. E su questo bisogna fare chiarezza per comprendere se il costo lavoro dei 6 infermieri indicati nella Delibera siano stati considerati a carico del Privato utilizzatore e se siano stati ad oggi onorati.
Lascia altresì perplessi la modalità di interazione tra Assessorato e Universo Salute che pur nella comprensibile urgenza e contingenza del momento, a mio avviso, non è stata rispettosa dei canoni basilari su cui si fonda l’accreditamento: la predeterminazione dei requisiti e della tariffa.
Infatti, a seguito di un incontro tenutosi in data 21/10/2020, in pari data Universo Salute confermava per iscritto la propria disponibilità ad erogare prestazioni a favore di pazienti COVID positivi (paucisintomatici) riferendosi ad un corrispettivo economico da assumere in analogia al corrispettivo definito tra Regione Lazio e strutture erogatrici.
La disponibilità manifestata da Universo Salute è stata accolta dall’Assessorato con nota 18913/2020 del 28/10/2020 nella quale emerge una dicitura inaccettabile nonostante l’urgenza del momento ed è la seguente: “nelle more della definizione dei requisiti e della tariffa”
In verità, Universo Salute con successiva nota del 29/10/2021 ha specificato le condizioni per l’erogazione delle prestazioni per un importo di €. 250,00 da corrispondere per p.l. a prescindere dall’occupazione dello stesso all’interno di un modulo definito fermo restando che i farmaci, il materiale sanitario nonché le protesi restano a carico dell’ASL.
Il Privato chiede, sta al Pubblico comprendere e smontare, pur nell’urgenza COVID, pretese oppure manifestare l’accettazione della pretesa. Ed invece non c’è stata una netta contrattazione ma una risposta dell’Assessorato (nota 183_16554 del 06/11/2020) con la quale ci si riservava di determinare la congrua remunerazione parametrata ad uno specifico standard organizzativo. Nelle more l’Assessorato si riservava di esaminare la proposta tariffaria in un gruppo di lavoro che, a quanto pare, non si è mai riunito.
Oggi c’è una richiesta di remunerazione sulla cui congruità nutro molte perplessità in quanto umilia tutte le strutture erogatrici della Puglia per disparità di trattamento e devo dire tutto questo non certo per responsabilità piena del Privato Universo Salute.
Ciò detto, Le chiedo di poterLa incontrare nella settimana che va dal 27 settembre al 1° ottobre per comprendere come l’Assessorato intende porre fine a questa situazione non solo sul piano contabile ma anche per eliminare sperequazioni tra strutture che hanno il diritto di godere di pari dignità e trattamento”

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