“C’è ancora un sovraccarico dei servizi assistenziali”, ha sottolineato il presidente dell’Iss Brusaferro presentando il monitoraggio settimanale

TERAPIE INTENSIVE NELLE REGIONI –  La Lombardia è la regione con il più alto tasso di occupazione delle terapie intensive: 51%. Seguono Puglia, Valle d’Aosta e Piemonte. Le regioni con meno posti occupati in terapia intensiva sono Provincia di Bolzano (13%), Basilicata (17%), Campania (21%) (dati Agenas – Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali

REGIONI : Resta preoccupante la situazione della Valle d’Aosta, che rimane la regione col più alto tasso di positivi per 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni e l’unica a superare l’incidenza di 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti, la soglia fissata per introdurre le misure più restrittive: 259,13. Le altre regioni con l’incidenza più alta sono tutte al Sud: Puglia (247,44), Basilicata (239,67) e Campania (236,85)

Sempre in Puglia superano i 250 casi ogni 100mila abitanti anche le province di Foggia (256,04) e Bari (286,57). Rimanendo nelle province vicine, anche Benevento (254,31) e Napoli (260,57) sono oltre la soglia. Al Sud preoccupano anche Palermo (260,57) e Nuoro, vicina alla soglia (243,18)

Il punto, ha commentato Brusaferro, è che “abbiamo accumulato un tesoretto e vediamo una luce che brilla di più man mano che aumentano i vaccinati, ma c’è ancora strada da fare”. Quindi un invito a non sottovalutare il grido d’allarme dei sanitari in prima linea: “Quello che dicono i medici delle terapie intensive bisogna ascoltarlo. C’è ancora una congestione nei reparti e bisogna essere molto cauti”

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