SAN SEVERO :BABY GANG DI MINORENNI MALAVITOSI INFRANGENDO LA LEGGE.
Il fenomeno dei baby criminali si è esteso a livello nazionale mietendo vittime (anziani, donne, coetanei, barboni). Nel mese di febbraio 2018, i minori in carico ai servizi sociali erano 14.466; a dicembre dello stesso anno sono saliti a 20.313. Nello stesso periodo, i reati commessi da minorenni sono aumentati da 40.669a 54.962; tra febbraio e dicembre 2018, la percentuale di minori in carico ai servizi sociali è aumentata del 40,4%, mentre il numero di reati commessi del 35,1%.
I dati sono inquietanti:
Abbiamo effettuato un giro per la città di San Severo dopo che i cittadini hanno denunciato una serie di piccoli reati dove i responsabili sono ragazzi di13 /16 anni.
I cittadini ci hanno dichiarato”Vediamo andare in giro ragazzini sugli scooter, senza casco,sui monopattini a volte viaggiano in tre sui motorini – raccontano i residenti -. Crediamo siano opera di queste bande di giovanissimi, che non hanno limiti e terrorizzano la gente. Baby gang scatenate nella zona Via Torremaggiore, via Luisa Fantasia,Via Berardino ,Via Lucera ,Centro Storico.La sera nella zona Giardino illuminazione bassissima in cui bande di ragazzini con età compresa tra i 13 e 16 anni che seminerebbero il panico”. Quando si parla di criminalità minorile e giovanile, si pensa subito alle baby gang ma il fenomeno degli adolescenti che compiono reati con la ‘modalità del branco’ non riguarda solo la città di San Severo .
Nei mesi scorsi , Torino,Vicenza ,Napoli ,Bari sono stati arrestati a Milano 9 adolescenti con l’accusa di rapina aggravata e lesioni. Il gip ha scritto che, nel periodo compreso fra aprile /settembre la baby gang ha agito nella zona dell’Arco della Pace con “un’efferatezza sprezzante di ogni legalità e rispetto per le vittime”. La violenza con cui questi adolescenti hanno agito costituisce, per il gip, li ha definiti im maniera decisa convinta e dura ,sono di una “grande pericolosità sociale”. Nel mese di febbraio, la DIA ha lanciato l’allarme rivelando che la criminalità organizzata punta sempre più sui giovanissimi .
L’opinione pubblica tende a chiedere il carcere, mentre un convegno on line organizzato tra psicologi psicanalisti e docenti addetti hai lavori hanno sollevato la questione dell’imputabilità dei criminali giovanissimi in reazione al fatto che la Lega ha depositato alla Camera una proposta di legge per contrastare questo fenomeno.Parliamo anche di baby boss, una questione da affrontare separatamente. Gli adolescenti membri di queste bande dimostrano una violenza estrema e gratuita a Napoli come a Milano o a Torino. La violenza fa parte dei rituali per essere accettati dalla banda.
Spesso, questi ragazzini non hanno alcuna alternativa alla criminalità. Per reintegrarli o prevenire il fenomeno è importante far intravedere loro che esiste un mondo diverso da quello in cui crescono. ” bisognerebbe sradicare i ragazzi dal contesto familiare e ambientale, lontani dal loro territorio, mostrando che esiste altro nel mondo, regole e prospettive diverse. L’adolescenza è un’età bellissima e complessa e fa davvero piacere sapere che il 75% dei ragazzi intervistati nel centro nord dichiara di stare bene e di trovarsi bene nel contesto in cui vive. Molti di questi ragazzi partecipano al servizio civile, altri fanno volontariato, altri ancora sono impegnati nello scoutismo.
L’8 marzo scorso, la senatrice del M5S Tiziana Drago ha lanciato un allarme ai Ministri di Istruzione, Giustizia e Interni sul tema della dispersione scolastica e dei minori arruolati dalla criminalità in un quartiere di Catania (San Berillo Vecchio).
Il dibattito sull’abbassamento dell’età imputabile da 14 a 12 anni è aperto ed è caldissimo.• 6,5% fa parte di una banda;• 3 su 10 hanno partecipato a risse;• 10% degli adolescenti ha aggredito una persona anche senza motivo;• 16,5% ha compiuto atti vandalici;• sempre più frequente il ricorso da parte di ragazzini all’uso di armi (coltelli, manganelli, spranghe, tirapugni).
Il presidente della Camera Roberto Fico ha dichiarato “Parlare di pena a un minore non serve a niente. Un minore che delinque è sempre una vittima e va aiutato a riabilitarsi nella società” attraverso una pena “educativa, riformativa, riabilitativa. I minori, quando sbagliano, sono delle vittime perché non hanno potuto scegliere”.